Chiara Ferragni sta facendo di tutto per cercare di convincere i suoi follower che lei è tranquilla e che la situazione non è grave. Nella sua comunicazione non c’è nulla che riporti all’argomento del pandoro Balocco, nessun riferimento all’accusa di truffa aggravata che le è stata mossa dalle procure. Se non se ne parla non esiste, sembra essere il principio che muove la strategia di Ferragni che, però, è tutt’altro che perfetta. Nonostante l’influencer si sia affidata a un team di comunicatori esperti e a un pool di avvocati, il risultato non sembra essere quello desiderato.
“Fedez è il principale elemento di criticità“, ha spiegato Andrea Camaiora, esperto in reputation management e vicende mediatico giudiziarie, ceo di The Skill. che il marito di Ferragni sia una sorta di scheggia impazzita lo si è capito da tempo e ora questo potrebbe aver messo in crisi anche il matrimonio. La prima ad avanzare l’ipotesi che tra i due ci fossero “frizioni” è stata Selvaggia Lucarelli subito dopo il video con il quale il rapper ha attaccato i giornalisti e Myrta Merlino, “colpevoli” di aver stazionato sotto casa sua. Un attacco scomposto, come tutti quelli ai quali è abituato il rapper, che si è posiziona in momento in cui la strategia, per altro evidente, dell’influencer è quella di mantenere un basso profilo e proseguire per la sua vita senza che il caso la condizioni. Tuttavia, il marito sembra essere completamente incapace di rimanere nell’ombra, alla costante ricerca di attenzioni e riflettori.
Ma c’è un altro elemento di criticità che viene evidenziato da Camaiora, il quale sottolinea che l’influencer sta sottoponendo i figli a una eccessiva esposizione mediatica per salvare la sua reputazione. Ma in questo modo, sottolinea l’esperto, li rende “vittime della gogna mediatica“. Recuperare la situazione nella quale è caduta Ferragni è certamente molto difficile, soprattutto perché lei ha fatto la sua fortuna fondendo il suo nome con il suo brand, quindi il caos che si è generato rischia di trascinarsi dietro tutto. I follower stavolta non sembrano essere propensi a dimenticare e perdonare e la china intrapresa non sembra essere destinata a cambiare rotta.