“La famosa canzone sanremese, spesso studiata a tavolino, non si fa più“. Così Amadeus ha commentato il nuovo corso del festival di Sanremo a margine dell’ascolto in anteprima dei brani. Negli studi Rai di Milano i giornalisti di radio, tv e media hanno potuto ascoltare in anteprima le trenta canzoni in gara dal prossimo 6 febbraio e non sono mancate le sorprese.
Sanremo 2024, le anticipazioni sui brani
Al centro dei testi ci sono l’amore e le lotte di quartiere, il desiderio di riscatto e il sogno di un futuro migliore. Meno gettonati, invece, i temi politici o sociali. A legare molti dei brani in concorso è sicuramente il ritmo. La maggior parte delle canzoni di Sanremo 2024 hanno un ritmo dance e l’Ariston è pronto a trasformarsi in una vera e propria discoteca. “Mi piace che la canzone diventi un tormentone nelle radio e quest’anno c’è ancora più musica “al tempo” rispetto allo scorso e a proporla non sono solo i giovani ma anche le vecchie guardie”, ha detto Amadeus anticipando ciò che i telespettatori ascolteranno tra poche settimane, aggiungendo: “Ora per Sanremo si scrive una canzone che si scriverebbe a Ferragosto, ad aprile o novembre. Questo è vincente per come interpreto io la musica“.
Tra le canzoni impegnate ci sono: “Mariposa” di Fiorella Mannoia che, in un ritmo latino tra “negazione e pianto”, celebra le voci delle donne perché “anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto”; “Onda Alta” di Dargen D’Amico, un brano electro-pop con influenze dance che tratta anche il tema dei migranti e delle guerre in corso; “Casa Mia” di Ghali il cui brano, dai suoni urban-disco, parla delle “guerre” di quartiere contestualizzandole con i conflitti internazionali; “La rabbia non ti basta” di Big Mama, che punta l’attenzione sulle molteplici forme di bullismo “è facile distruggere i più fragili. Colpire e poi affondare chi è solo“.
Sanremo 2024, cosa aspettarsi dai brani
Dopo l’exploit dei Maneskin a Sanremo non ci saranno canzoni rock salvo qualche accenno in “Autodistruttivo” dei La Sad. Spazio invece a ballad dai ritmi dance in “Sinceramente” di Annalisa e al revival anni ’80 in ‘Un Ragazzo una ragazza” dei The Kolors. La vera novità è rappresentata da Geolier che con il brano “I p’ me, tu p’ te“, porterà il dialetto neomelodico in salsa rap sul palco dell’Ariston. Per la stampa si confermano forti i brani di Emma che punta a “togliere il respiro” nella sua frizzante “Apnea“, “La noia” di Angelina Mango con sonorità elettro-cumbia.
Tra i nomi che ritornano a Sanremo dopo una lunga assenza ci sono veri Big come Loredana Bertè – che porta al Festival il brano “Pazza” che strizza l’occhio alla dance senza rinunciare a chitarre e basso – il duo Renga e Nek con “Pazzo di te” – una ballad a due voci che canta l’amore nelle sue molteplici sfumature – e i Negramaro pronti a ricominciare tutto “come una canzone di Battisti all’alba anche senza ‘bionde trecce‘”. Sonorità latine e dance con un ritorno agli anni ’80 in onore della Carrà per i Ricchi e Poveri con “Ma non tutta la vita“. Testo d’amore per Il Volo con “Capolavoro” che sognano “un po’ d’America dentro a un cinema” e l’elaborazione della fine di una storia per Sangiovanni con la sua “Capiscimi” dedicata alla ex Giulia Stabile. Insomma, ce n’è per tutti i gusti anche per gli Over, con l’arrivo a sorpresa di Gigliola Cinquetti come ospite e il sogno di Amadeus di fare tornare all’Ariston Adriano Celentano.