Quando la bellezza non è l’unico talento dell’essere, gli avversari si guardino dalla sfida, saranno spacciati. Può ben dirlo Miss America 2024, Madison Marsh, bionda dai colori nordici e dal sorriso spontaneo, incoronata in rosso alla finale del concorso più seguito, ma mostrata al mondo da media e social mentre indossa la tuta da volo dell’US Air Force, avendo ottenuto le ali da pilota da caccia prima del diadema che spetta per consuetudine alle reginette di bellezza.
Il nome di battaglia sfoggiato sulla patch, Miss Colorado, dovrebbe già essere simbolo d’ispirazione per ogni donna d’America e del mondo che potrebbe volersi accontentare del proprio aspetto fisico e di chi la potrebbe spronare in tal senso. Anzi, sembra quasi beffarsi, senza malizia, di tutti quanti continuano a fare facile umorismo sulle bionde. Dato che lei, occhi blu e pelle chiarissima, ha mostrato che si può ancora essere incoronate come belle anche se la fisionomia rimanda subito all’europoide discendenza senza essere relegate alla frivola vacuità dello stereotipo.
Così, prima d’essere immortalata come Lady in Red degna delle migliori fantasie di Gene Wilder, guardarla con le braccia conserte in posa davanti a un F-16 Figthting Falcon del 59th Test and Evaluation Squadron “Lion Claw” suscita una certa “impressione”, e non è connessa alla malizia. Affatto. Solo alla stima che può proiettare nella mente dello spettatore una ragazza di 22 anni che invece di fare la fotomodella ha deciso di servire il sua Paese arruolandosi dell’Aeronautica americana mentre segue un master presso il programma di politiche pubbliche della Harvard Kennedy School.
Nata a Fort Smith, Arkansas, nel 2001 da Mike e Whitney Marsh, la nuova Miss America è diventata una instancabile attivista nella raccolta di fondi per la ricerca e la prevenzione dopo aver perso la madre per un tumore al pancreas quando lei aveva solo 17 anni. Già appassionata di volo e spazio da bambina, Madison Marsh ha preso la licenza di volo all’età di 16 anni, per inseguire la sua passione tra le nuvole all’Accademia dell’Aeronautica degli Stati Uniti nella contea di El Paso, dove si è laureata Astrofisica l’anno scorso.
Nella parte dedicata al dibattimento la giovane che esibisce il grado di secondo tenente ha affrontato argomenti legati i temi come il terrorismo, la tecnologia, la nutrizione e il cambiamento climatico, oltre al grande tema della “droga in America”. Nel round dei “talenti” invece, quelli che da anni ormai influiscono in maniera preponderante nelle competizioni un tempo incentrate sulla semplice “bellezza”, ha presentato un monologo incentrato sull’ottenimento del suo primo brevetto da pilota.
Il magnifico scrittore e poeta statunitense Charles Bukowski un tempo poneva la come monito la domanda: “Puoi essere bella quanto vuoi, però dimmi, se il mondo fosse cieco, quanta gente riusciresti ad impressionare?”. Possiamo immaginare che la bionda americana che vola alla velocità del suono sarebbe all’altezza della situazione e senza bisogno di “rivincite”. A quanto abbiamo potuto verificare, infatti, nome di battaglia “Miss Colorado” ha anche una bella voce.