Scoppia la bufera dopo la denuncia de Il Giornale sulle sedi romane del Pd nei locali Ater. I dem e le altre sigle di centrosinistra e sinistra detengono il 90% dei 54 immobili della Regione Lazio, un monopolio però quasi del tutto abusivo. Solo il Pd, infatti, delle sue 21 sedi addirittura 19 sono morose.
«C’è una situazione di illegalità diffusa nei processi di occupazione e di assegnazione – dichiara il deputato di Fdi Marco Perissa al Giornale – In più il Pd, che è un partito eletto rappresentato nelle istituzioni, non paga l’affitto. Se uniamo le organizzazioni di sinistra che si occupano di illegalità dei processi di occupazione attraverso racket, i dem che non pagano le sedi, le altre associazioni di sinistra morose e i centri sociali occupati facciamo il ritratto della sinistra romana e del partito democratico».
A tuonare sulla vicenda è stata anche la senatrice Ester Mieli (Fdi) che ha chiesto al sindaco Gualtieri «un chiarimento immediato», che però non è arrivato. «È vergognoso che queste sedi non siano neanche pagate, causando un buco di 2 milioni di euro al quale si provvede con i soldi dei cittadini – spiega la senatrice al Giornale -. A Roma ci sono 4000 famiglie in attesa di un alloggio popolare e risulta davvero complicato rimanere indifferenti rispetto ad una notizia del genere. Dopo non aver contrastato il racket delle occupazioni perpetrato dai centri sociali, Gualtieri si prenderà la responsabilità di far finta di niente anche questa volta? Non si può restare in silenzio. I romani devono sapere la verità», conclude.
Una verità, quella che chiede Mieli che sembrerebbe difficile da trovare considerato che nonostante la legge regionale imponga la pubblicazione di un report trimestrale proprio dell’attività economica e non dei partiti nelle sedi pubbliche, dal 2021 non è mai stato pubblicato niente né da Ater, né dalla Regione, né – tantomeno – dal Comune di Roma.
«All’interno di questa città (Roma ndr) c’è una parte politica che in barba alle leggi vigenti e in barba ai cittadini onesti – racconta ancora Perissa – dispone del patrimonio immobiliare concesso per alimentare un meccanismo clientelare».
Un attacco diretto quello dell’onorevole ai dem: «La morosità delle sedi Pd è imperdonabile perché da una parte si occupa e si scavalcano le graduatorie e non si paga l’affitto – e questo rientra nella criminalità – e dall’altra è intollerabile che venga fatto proprio da chi dovrebbe difendere le leggi della repubblica».
Della stessa idea anche l’Assessore Regionale del Lazio, Massimiliano Maselli (Fdi) che, contattato dal Giornale dichiara: Nessuno dovrebbe essere moroso a partire dai partiti che sono quelli che dovrebbero rappresentare la legalità, la trasparenza e l’etica». «Se il Pd ha una serie di immobili e non paga l’affitto il fatto si commenta da solo, specialmente per quelli che vogliono sembrare i primi della classe, che danno lezioni di moralismo». «Basta – conclude il deputato Perissa – questa città non è roba vostra, non se ne può più. Il mancato affitto delle sedi da parte del Pd è una cosa indegna, un atteggiamento sconsiderato da parte della sinistra romana nei confronti dei bisogni dei cittadini».