A Strasburgo la sinistra fa il doppio gioco. E, ancora una volta, va a sbattere contro gli steccati idelogici dei quali è priogioniera. All’Europarlamento, i partiti progressisti hanno infatti bocciato la richiesta di Fratelli d’Italia e del gruppo Ecr di un dibattito urgente sulla necessità di “garantire piena giustizia sui delitti ancora impuniti compiuti dal terrorismo politico“. Ppe e Id hanno invece votato a favore. L’obiettivo dell’istanza, comunicano dal partito meloniano, era quello di far sì che “il ricordo delle vittime possa finalmente diventare momento di memoria condivisa“. Ma il voto contrario delle sinistre ha dimostrato che, purtroppo, quell’auspicabile traguardo è ancora lontano.
La posizione assunta dalle forze progressiste, peraltro, è incomprensibile e ipocrita. Proprio domani, infatti, all’Europarlamento approderà un dibattito pronto a veicolare una faziosa narrazione contro il governo italiano. Su richiesta di socialisti e verdi, si discuterà di “rinascita del neofascismo in Europa“, con riferimento alle manifestazioni nostalgiche di Acca Larentia, peraltro condannate a più riprese e con fermezza dal centrodestra italiano. Quale migliore (anzi peggior) occasione per strumentalizzare l’attualità e sostenere che il Vecchio Continente e l’Italia siano in pericolo? Così solerti nel ravvisare l’immaginaria avanzata del fantasma fascista, le sinistre non hanno però trovato un minuto per chiedere giustizia sulle stragi compiute dal terrorismo politico, come appunto quella impunita di Acca Larentia.
Ed ecco spiegata tutta l’ipocrisia del caso, che chiaramente ha fatto infuriare Nicola Procaccini, copresidente del gruppo Ecr ed eurodeputato di Fratelli d’Italia e il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Siamo alle solite, il Pd preferisce strumentalizzare gli inesistenti allarmi neofascisti in Europa pur di attaccare il governo italiano e lo fa nel peggiore dei modi, dimostrando di non avere a cuore una memoria condivisa per le tante vittime, sia di destra sia di sinistra degli anni di piombo, i cui assassini circolano ancora liberi e impuniti“, hanno lamentato i due europarlamentari del partito meloniano.
“Poiché, nonostante tutte le emergenze che l’Europa dovrebbe affrontare dallo Yemen a Gaza, il Pd ha deciso che fosse più urgente che il Parlamento Europeo si parlasse della commemorazione della strage di Acca Larentia, abbiamo proposto che invece di discutere di inesistenti allarmi neofascisti in Europa si ragionasse su come garantire piena giustizia sui delitti ancora impuniti compiuti dal terrorismo politico come quello di Acca Larenzia ma anche di Primavalle, di Sergio Ramelli, di Fausto e Iaio e di tutte le vittime di destra e di sinistra degli anni di piombo“, ha invece aggiunto l’eurodeputato di Fdi- Ecr Vincenzo Sofo, commentando il voto odierno a Strasburgo, che segna l’ennesimo strappo politico con le forze progressiste.
“Il vero pericolo per i nostri cittadini infatti – ha continuato l’esponente melonianao –proviene dagli assassini che li hanno ammazzati e che nonostante ciò in questi quarant’anni hanno continuato e continuano a circolare impunemente per le nostre strade, talvolta grazie alla protezione di governi stranieri. Se vogliamo che finalmente si arrivi a una memoria condivisa per evitare che il passato continui a essere fonte di divisioni e di rancori è infatti necessario arrivare a una piena giustizia su questi omicidi efferati“. Quindi Sofo ha espresso rammarico per il fatto che la sinistra si sia opposta, preferendo “strumentalizzare politicamente tali vicende piuttosto che contribuire a dare verità e giustizia alle famiglie di queste vittime“.