Si tratta forse di uno dei risvolti principali dell’attuale crisi legata agli Houthi, allo Yemen e alle difficoltà di transito delle navi commerciali nel Mar Rosso. Il Qatar ha infatti fermato almeno cinque metaniere dirette verso i Paesi a cui Doha vende il proprio gas. Tra questi, anche l’Italia. Non c’è un ordine scritto da parte delle autorità del piccolo emirato affacciato sul golfo ma, come evidenziato da Sissi Bellomo su IlSole24Ore, tracciando il percorso della metaniere qatariote si capisce che la situazione è molto difficile.
Le metaniere del Qatar fermate per motivi di sicurezza
Gli Houthi hanno trasformato una loro minaccia in concreta azione militare e terroristica: quando i leader del movimento sciita e filo iraniano che controlla il nord dello Yemen a ottobre, subito dopo lo scoppio della guerra a Gaza, ha minacciato ritorsioni sul Mar Rosso in poche pensavano a un’escalation. Ma dalla fine del 2023 fino al 12 gennaio scorso, data dei raid anglo-statunitense contro le postazioni Houthi, i combattenti yemeniti hanno lanciato almeno 27 missili contro le navi in transito tra il Golfo di Aden e il Mar Rosso.
Un tratto di mare fondamentale per il commercio internazionale. Da qui si risale infatti verso il Canale di Suez e quindi si entra nel Mediterraneo. Senza la possibilità di usufruire liberamente del canale, le navi commerciali devono girare attorno il continente africano. La tratta del Mar Rosso è percorsa anche dalle metaniere che trasportano il gas del Qatar in Europa. Doha è tra i principali fornitori di questa materia prima, nel mare antistante il suo territorio ci sono riserve per decine di anni.
Monitorando il percorso delle navi salpate dai porti qatarioti, si nota come almeno cinque metaniere siano adesso ferme in alto mare. Probabilmente si stanno valutando nuove rotte oppure, e questa sarebbe la soluzione più problematica, si è scelto dal Qatar di evitare di proseguire i viaggi per motivi di sicurezza.
I rischi per l’Italia e per l’Europa
A tremare adesso sono i mercati del Vecchio Continente. L’Europa acquista molto gas dal Qatar, l’Italia in primis. Roma, dopo l’addio al gas russo deciso subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, si è rivolta subito a due importanti produttori: l’Algeria da un lato e, per l’appunto, il Qatar dall’altro. Doha ha colmato una parte non indifferente della quota russa, lo stop alle sue metaniere potrebbe quindi rappresentare un problema tutt’altro che agevole da risolvere.
Anche se, come sottolineato su IlSole24Ore, al momento i prezzi non sono aumentati. A livello internazionale la domanda di gas si sta mantenendo moderata e l’Europa ha grandi quantità di riserve stoccate. Nei prossimi mesi quindi non ci sarà alcuna crisi, anche al netto della ripresa o meno delle esportazioni da Doha. I problemi però arrivano considerando il medio e lungo periodo.