«La prima notte di nozze l’abbiamo trascorsa in pronto soccorso». I due novelli sposi Paolo e Valeria provano a prenderla solo con amarezza, ma poche ore prima il neo marito, ancora sotto choc, urlava: «Perché proprio a noi?». I due 26enni stanno bene e sanno di essere stati fortunati, ma si dicono molto preoccupati per amici e parenti feriti. E nel giorno successivo lo spaventoso crollo all’ex convento di Giaccherino, sulle colline di Pistoia, in tanti si interrogano su come sia potuto accadere. Il solaio della struttura quattrocentesca ha ceduto sabato sera quando all’interno c’erano circa 170 invitati; solo una sessantina, soprattutto giovani, stavano però ballando al piano superiore. E 39 di loro sono stati improvvisamente travolti da tonnellate di calcinacci, mattoni e intonaco. L’Asl di Pistoia ha fatto sapere che alla giornata di ieri erano 28 i ricoverati, cinque dei quali gravi ma non in pericolo di vita.
E in queste ore le testimonianze di chi in quegli attimi terribili c’era si susseguono. Il padre dello sposo si dice scioccato e ripercorre la sera di sabato: «C’è stato il panico, abbiamo cercato dove erano precipitate le persone, dopo due-tre minuti le abbiamo trovate». Alcuni parenti raccontano invece di aver visto «Valeria sprofondare nel vuoto» mentre tutti ballavano. Con lei decine di altre persone precipitano per oltre 4 metri. In pochi secondi i decibel della musica vengono coperti dalle urla, la polvere offusca tutto l’ambiente. E ora c’è chi rivela: «Il pavimento tremava già, possiamo dire che siamo vivi per miracolo». E proprio il cedimento strutturale del piano di calpestio dell’ex convento – ora messo sotto sequestro dalla Procura di Pistoia – è al momento l’ipotesi ritenuta più probabile. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo al momento a carico di ignoti ipotizzando i reati di lesioni colpose e omissione di lavori necessari a rimuovere i pericoli.
Le indagini sono affidate ai carabinieri di Pistoia, che hanno già acquisito la documentazione su autorizzazioni agibilità strutturale dell’ex convento – ora sotto sequestro. Il titolare della ditta che una decina d’anni fa fece la ristrutturazione ha dichiarato: «Quel punto non è stato toccato». Insieme a vigili del fuoco e tecnici, dovranno effettuare analisi tecniche e strutturali e dei documenti, oltre a perizie sull’edificio. Sotto i riflettori ci sono in primo luogo gli atti di agibilità e tenuta di un bene storico che negli ultimi anni era sempre più sfruttato per occasioni pubbliche e sempre più ricercato dai clienti. È infatti dal 2015 che il Comune ha dato il via libera ai matrimoni civili all’ex convento, costruito all’inizio del XV secolo per volontà di Gabriello Panciatichi come insediamento di frati Francescani Minori dell’Osservanza. Oggi è di proprietà della «Rinascimento srl», società privata che ospita matrimoni ed eventi. Nel 2022 l’ex convento era anche stato oggetto di una convenzione urbanistica col comune di Pistoia per sviluppare la viabilità e aumentarne l’uso turistico. «Serve più vigilanza perché vi sia una costante attenzione sui luoghi dove si svolgono eventi», ha detto ieri il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani cogliendo l’occasione dell’incidente per riflettere su un più ampio fenomeno di sicurezza.