Gli esperti lo dicono da sempre che l’attività fisica fa bene al nostro organismo, ci fa sentire in forma e allontana lo spettro di pericolose malattie con il passare dell’età. Nuove evidenze scientifiche provano anche il benessere per il nostro cervello con un numero ben preciso di passi giornalieri: a dirlo è uno studio internazionale condotto su oltre diecimila persone e pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease (JAD) dal titolo L’attività fisica correlata all’esercizio è correlata ai volumi cerebrali in 10.125 individui.
I risultati
Nel dettaglio, gli studiosi del Brain Health Center del Pacific Neuroscience Institute, in California, hanno scoperto il legame tra esercizio fisico regolare e una migliore salute del cervello mostrando che l’attività fisica è legata a dimensioni delle aree cerebrali più grandi, in particolar modo quelle che servono per la memoria e l’apprendimento. Lo studio ha esaminato le risonanze magnetiche cerebrali di 10.125 persone scoprendo che le persone che camminano, corrono e praticano sport in maniera regolare hanno volumi cerebrali più grandi nelle aree più importanti tra cui ci sono anche la materia grigia (importante per informazioni) e la materia bianca che unisce varie aree del cervello tra cui l’ippocampo.
La risposta degli scienziati
“La nostra ricerca supporta studi precedenti che dimostrano che essere fisicamente attivi fa bene al cervello. L’esercizio fisico non solo riduce il rischio di demenza, ma aiuta anche a mantenere le dimensioni del cervello”, ha dichiarato il prof. Cyrus A. Raji, ricercatore capo, tra le pagine di JAD. Come detto all’inizio, però, c’è un numero più o meno preciso di passi che possono farci dormire sonni tranquilli e non sono i diecimila passi suggeriti da altre ricerche del passato. “Abbiamo scoperto che livelli moderati di attività fisica, meno di quattromila passi al giorno, possono avere un effetto positivo sulla salute cerebrale”, ha sottolineato il prof. David Merrill, secondo autore della ricerca.
L’importanza della prevenzione
Questo numero è facilmente raggiungibile dalla maggior parte della gente: i risultati hanno messo in luce i numerosi “benefici neuroprotettivi” di fondamentale importanza per la prevenzione di patologie come la demenza. Un precedente studio di quattro anni fa ha scoperto che circa una dozzina di fattori possono prevenire il morbo di Alzheimer e l’attività fisica è inclusa tra questi. “Questo studio mette in luce come l’influenza dell’esercizio fisico sulla salute del cervello, assieme ad altre evidenze scientifiche sul ruolo della dieta, della riduzione dello stress e della connessione sociale, possono ridurre sostanzialmente la malattia di Alzheimer“, ha dichiarato George Perry, redattore capo del Journal of Alzheimer’s Disease.
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