Un brutto Napoli vince di rigore e Inzaghi si arrabbia

Un brutto Napoli vince di rigore e Inzaghi si arrabbia

Recupero salvatutti. Sia nel primo che nel secondo tempo. La salvezza del Napoli è nei titoli di coda. Ecco cosa vien fuori dallo strano pomeriggio del Maradona, un sussulto, anzi due, tipici del primo Mazzarri napoletano. Famoso, dieci anni fa, quando ribaltava i risultati dopo il 90′ con Cavani, Lavezzi e Hamisk, abile e anche un tantino fortunato ieri quando la Provvidenza è atterrata a Fuorigrotta sotto le sembianze di Politano e Rrahmani. Questo per il momento ha portato in eredità il secondo Mazzarri napoletano, perché a livello di gioco il lavoro da sbrigare è ancora tanto, troppo.

Ma almeno i tricolori hanno ritrovato i gol e la vittoria: «Contava solo vincere, non siamo cinici sotto porta e continuiamo a subire reti evitabili. Il ritiro è stato utile perché ho visto lo spirito giusto» ha commentato l’allenatore. Smentito in parte da Rrahmani, l’eroe inatteso: «Stare lontano dalle famiglie non è una cosa che ci fa piacere, speriamo che sia servito a qualcosa. Questa è e sarà una stagione molto difficile».

Nemmeno una parata di Ochoa contro il gol incassato da Gollini nell’unico tiro in porta salernitano: se non fosse arrivato in pieno recupero il rigore del pareggio, sarebbe stato fin troppo facile racchiudere nella pochezza di un primo tempo brutto e monotono le difficoltà di questo Napoli. Squadra lenta, ingabbiata in uno schema (4-3-3) che non sembra essere più il suo marchio di fabbrica, e senza un briciolo di fantasia per abbattere il muro granata messo in piedi in maniera ordinata da Inzaghi. Il solito destro, preciso di Candreva ha complicato il pomeriggio di Mazzarri soccorso al Var da Di Bello in pieno recupero: è lui che segnala a Marinelli il contatto tra Fazio e Simeone, rigore e pareggio.

Maggiore vivacità degli azzurri nella ripresa, Kvara inventa qualche giocata ma continua a sbagliare sotto rete e si becca un giallo sciocco che gli farà saltare la prossima di campionato, Raspadori non illumina, la Salernitana imbottita di seconde linee arretra sempre di più difendendosi a oltranza e arroccandosi fuori la propria area.

Crolla quando il pareggio pareva cosa fatta e le modalità del ko non vanno giù a Inzaghi: «Rigore da Var e secondo gol irregolare, ho chiesto spiegazioni e nemmeno sono stato degnato di uno sguardo. Veniamo trattati come vittime sacrificali e senza alcun rispetto».

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