Avrebbero compiuto una “spaccata” ai danni di un esercizio commerciale, rubando contanti e capi d’abbigliamento. Solo che subito dopo il furto, evidentemente certi di non poter essere scoperti, invece di darsi subito alla fuga sarebbero andati a mangiare con calma un panino in un locale della zona. Sembra quasi una gag tratta da un film comico, invece è successo davvero in Veneto: protagonista della vicenda in questione che arriva da Vicenza sono due uomini di 24 e 22 anni, entrambi originari della Bosnia e gravati a quanto pare da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. E tutti e due, a seguito dell’accaduto, sono stati denunciati per furto aggravato. Stando a quanto riporta la stampa veneta, l’episodio risale alle scorse ore: sulla base di quanto ricostruito, i due giovani stranieri avevano messo nel mirino un negozio d’abbigliamento del capoluogo vicentino ed avrebbero atteso la notte per agire indisturbati.
Avrebbero fracassato la porta d’ingresso a calci e si sarebbero introdotti con un passamontagna all’interno del fondo commerciale. A quel punto avrebbero arraffato alcuni vestiti e se ne sarebbero andati, non prima di prelevare anche una somma in contanti dal registratore di cassa. Un atto che non sarebbe però passato inosservato, innanzitutto perché l’allarme del negozio avrebbe propiziato l’intervento della polizia. Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno visionato le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza presenti all’interno e all’esterno dell’edificio, alla ricerca di eventuali indizi volti a risalire all’identità dei responsabili. E i principali sospettati sono stati rintracciati a soli quaranta minuti di distanza dalla spaccata, a causa degli abiti che indossavano.
Ma soprattutto, a causa di quello che può essere forse definito un curioso “errore di valutazione”: probabilmente sicuri di non poter essere individuati grazie al passamontagna che indossavano, i due cittadini stranieri non si sarebbero preoccupati più di tanto di abbandonare al più presto il quartiere. Subito dopo l’azione, sempre secondo quanto ricostruito, sarebbero anzi andati a mangiare un panino in un bar che distava poche decine di metri dal negozio che avrebbero “visitato” in precedenza. E gli esponenti delle forze dell’ordine li avrebbero trovati proprio nel locale in questione, riconoscendoli in quanto indossavano ancora gli stessi indumenti utilizzati per il raid. Toccherà adesso al titolare del negozio, già contattato dalla sala operativa della questura, quantificare l’ammontare dei danni e il valore del bottino. Per i due indiziati è invece scattata la denuncia e a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi.