Nuova eruzione vulcanica in Islanda. La premier: “La situazione è terrificante”

Nuova eruzione vulcanica in Islanda, la premier: "La situazione è terrificante"

A poco meno di un mese dalla vasta eruzione vulcanica in Islanda, nella penisola di Reykjanes a sud di Reykjavík, una nuova eruzione si è verificata questa mattina dopo le 7.00 (le 8.00 in Italia) molto più a sud rispetto a quella del 18 dicembre, come riporta il quotidiano islandese Morgunblaðið.Si è aperta una crepa su entrambi i lati delle difese che hanno iniziato a essere costruite a Nord di Grindavìk“, ha scritto l‘Imo nel suo bollettino. Le immagini di sorveglianza mostrano grandi colate di lava arancione brillante nella notte.

Il Dipartimento di pubblica sicurezza della polizia nazionale, ha dichiarato lo stato di emergenza e la premier islandese Katrín Jakobsdóttir, parlando alla stampa ha confermato che: “La situazione è terrificante, ed è spaventoso vedere quanto questa sia vicina a a Grindavík” la piccola città con 4000 abitanti. Il problema principale da affrontare è dove si dirigga la lava fuoriuscita dalla profonda crepa, per questo la Laguna Blu di Svartsengi ha evacuato tutte le sue aree di attività così come la città di Grindavík.

Secondo i geologi, che avevano segnalato la situazione anche lo scorso dicembre, sotto la città potrebbe scorrere un tunnel di magma a circa un chilometro di profondità e che l’apertura di questa nuova fessura potrebbe provocare danni molto gravi, visto che il materiale sotterraneo è aumentata in misura molto preoccupante. Si tratta della quinta eruzione vulcanica in Islanda in due anni, la precedente si è verificata la sera del 18 dicembre in un’area a sud-ovest della capitale Reykjavik.

Grindavík è stata completamente evacuata poco prima delle quattro del mattino (le 3:00 in Italia) a causa della nuova eruzione vulcanica e subito dopo le 6:00 è stato ordinato alla squadra di intervento di lasciare la zona. La parte orientale della città è rimasta senza elettricità. La cittadina era stata sgomberata anche l’11 novembre come misura precauzionale. Da allora, ai residenti è stato permesso di tornare per un breve periodo, prima di essere evacuati d’urgenza la scorsa notte. Trentadue sistemi vulcanici sono considerati attivi in questa terra considerata la regione più vulcanica d’Europa.

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