Galeotto fu un articolo su La Repubblica del 16 marzo 2020, in piena pandemia Covid. Francesco apprezzò talmente tanto l’elenco di cose che Fabio Fazio sosteneva di aver imparato dall’isolamento ed in particolare il passaggio contro chi non paga le tasse, da citare il conduttore ligure in un’intervista a Paolo Rodari. Seguì un invito in trasmissione, a Che tempo che fa su Raitre, con intervista a distanza andata in onda il 6 febbraio 2022. Questa sera, come annunciato lo scorso 9 gennaio dai profili ufficiali del programma sbarcato su Nove ed anticipato a dicembre da Dagospia, è stata la volta di un nuovo faccia a faccia tra Fazio e il Papa.
L’intervista
Da Santa Marta, sua residenza scelta all’indomani dell’elezione al posto del Palazzo Apostolico, il Papa si è collegato con gli studi Soul Movie Studios dove è stato accolto dagli applausi di Fazio e del pubblico. Il conduttore, con poca voce, ha aperto sulla sua salute ed ha interpellato l’interlocutore sulle dimissioni:“una possibilità aperta a tutti i Papa, ma non è al centro dei miei pensieri” ma non chiude la porta, quando non ce la farà più. Al centro dell’intervista, più volte, si è parlato della pace. “È difficile fare la pace, non so perchè”, ha detto il Papa definendolo un atteggiamento “autodistruttivo” ed ha ricordato le sue visite ai cimiteri militari in occasione della commemorazione dei defunti, il 1 novembre. Fazio ha sottolineato gli sforzi per la pace del Papa, inclusa la missione condotta dal cardinale Matteo Maria Zuppi nel conflitto russo-ucraino. Il Papa ha detto che la speranza è come un’ancora che “butti e vai avanti” sostenendo che è un’immagine che non delude e aggiungendo:“siamo noi a fabbricare delusioni che sono criminali”. Il Papa ha detto che parla ogni giorno con la parrocchia di Gaza ed ascolta le cose che succedono definendole “terribili”. Sul conflitto in Terra Santa ha parlato di “due popoli chiamati ad essere fratelli, che si autodistruggono l’uno con l’altro” concludendo che “la guerra è questa: distruggere”. Per il Papa “è rischioso fare la pace, ma più rischiosa la guerra” e poi si è soffermato su quelle che ha chiamato le “due guerre vicine: Ucraina-Russia, Palestina-Israele”, ha detto.
Il Pontefice si è scagliato ancora una volta contro il commercio delle armi raccontando, di nuovo, di un economo che gli avrebbe detto come gli “investimenti che danno più interessi sono le fabbriche delle armi”. Il Pontefice ha condannato questa tendenza a “investire per uccidere” che a suo dire è “una realtà” perché “le guerre continuano per vendere le armi e la gente che muore è il prezzo che si paga per provare armi nuove”.
Fazio gli ha chiesto dei grandi della Terra che lui incontra e Bergoglio ha detto che è difficile esprimere una motivazione generale per lo scoppio delle guerre. “Guarda l’immagine della striscia di Gaza, della Crimea e dell’Ucraina”, ha insistito, “la guerra distrugge“. Il Papa ha parlato dell’incontro di mercoledì scorso con alcuni bambini ucraini, raccontando che non hanno sorriso quando gli è stata regalata della cioccolata: “criminale togliere il sorriso ai bambini”, ha detto Bergoglio riferendosi alla guerra. Ad una domanda sul male, il Papa ha risposto che arriva dal proprio cuore: “noi abbiamo la possibilità di scegliere tra bene e male” con il riferimento all’episodio biblico di Caino e Abele. Il Papa ha ricordato che “l’uomo è libero” anche se “tante volte condizionato da questioni politiche o sociali”.
Fazio ha lodato il Papa per il suo coraggio di dire, in passato, che il perdono è un diritto. Francesco ha ribadito che “il perdono è per tutti” e che “Dio non si stanca di perdonare, perdona sempre“. Per lui il problema è che gli uomini si stancano di farsi perdonare. “Il cuore indurito diventa incapace di chiedere perdono”, ha aggiunto Bergoglio dicendo anche che il Signore è “un pazzo d’amore”. A tal proposito, ha citato l’episodio dei “fabbricatori delle armi che sono fabbricatori di morte” e ricordando che “il Signore è vicino a loro” per indurli ad un cambio di vita.
Sempre sul perdono, Francesco ha continuato con un auspicio: “Lasciamo che il Signore si avvicini” sostenendo che Egli “è giudice, è vero, ma è vicino, compassionevole e misericordioso” . Alla domanda sull’esistenza della punizione divina fattagli da Fazio, Bergoglio l’ha paragonata alla “punizione di mamma e papà col bambino, quando gli danno qualche penitenza per correggerlo” . Allo stesso modo il Signore, ha detto il Papa, “castiga per correggere” ed ha poi utilizzato la metafora di una sculacciata di genitori ad un bambino, dicendo che fanno “più male le mani nel farlo che il sedere del bambino”
Fazio ha fatto una domanda sulla preghiera dell’atto di dolore sul passaggio che recita “peccando ho meritato i tuoi castighi” e il Papa ha detto che è un’espressione “troppo dura” dicendo di preferirle “perchè peccando ho rattristato il tuo cuore”. “Dio ci castiga, carezzando”, ha ribadito il Papa. “si può chiedere tutto a Dio” anche se “a volte siamo timidi”. Il conduttore ha citato il discorso papale alla Gmg sulla Chiesa aperta a tutti, con un richiamo ai critici. Fazio gli ha fatto una domanda sul dissenso alle decisioni che prende ed ha citato esplicitamente Fiducia supplicans che ammette le benedizioni di coppie di fatto e formate da persone dello stesso sesso. Francesco non si è sottratto ed ha parlato di “prezzo di solitudine che devo pagare” riconoscendo che “delle volte le decisioni non sono accettate, ma quando non si accetta una decisione è perchè non si conosce”. In questi casi, l’atteggiamento da tenere a suo parere è di “dire tuoi dubbi”. Ma riferendosi proprio alle proteste per Fiducia supplicans, il Papa ha parlato di “pericolo” per la “resistenza” a cui seguono “conclusioni” . Bergoglio ha confermato di condividere la linea della Dichiarazione del dicastero per la dottrina della fede da lui autorizzata, affermando che “il Signore benedice tutti, tutti coloro che sono capaci di essere battezzati, quindi ogni persona“. Un richiamo preciso quando ha detto che “non dobbiamo condannarli dall’inizio, questo è il lavoro pastorale per la Chiesa”. Raccontando la sua esperienza personale, il Pontefice ha riparlato del perdono rivelando: “io dico sempre ai confessori di perdonare tutto” e confermando che “in 54 anni che sono prete ho negato una sola volta il perdono per l’ipocrisia della persona” mentre ha “perdonato tutto anche con la consapevolezza che quella persona ricadrà”.
Fazio ha chiesto la riforma più urgente della Chiesa e il Papa ha risposto “la riforma dei cuori”, aggiungendo che “le strutture vanno riformate, aggiornate” secondo la finalità. Non poteva mancare una domanda sui migranti da parte del conduttore: per il Papa c’è “crudeltà nel trattare questi migranti che escono da casa loro per arrivare qui in Europa” ed ha puntato l’indice contro “la mafia” . Bergoglio ha proseguito lamentandosi del fatto che “i migranti sono trattati tante volte come cose” citando la tragedia di Cutro dove, a suo dire, sarebbero “annegati per respingere”. Poi ha riconosciuto che “è vero che ognuno ha diritto di rimanere a casa e di emigrare”ed ha riconosciuto che il carico maggiore su Italia, Cipro, Malta, Spagna e Grecia, ma aggiungendo che “in questi Paesi non fanno figli, c’è bisogno di manodopera” e che “una buona politica sulle migrazioni” aiuterebbe questi Paesi dove non si nasce.
Da Fazio anche una domanda sull’inferno che, secondo il conduttore, sarebbe difficile da immaginare. Il Papa ha risposto dicendo che a lui “piace pensare l‘inferno vuoto. Spero che sia realtà” precisando che non è un dogma ma un suo pensiero personale. Una domanda anche sull’Argentina, il suo Paese d’origine dove manca dall’elezione: “mi preoccupa, la gente sta soffrendo” ed ha confermato l’intenzione di un viaggio nella seconda parte dell’anno, riferendosi anche al cambio di governo dopo la vittoria di Javier Milei.
Davanti alle telecamere
La prima volta del Papa argentino su Nove, ma l’ennesima sua partecipazione ad una trasmissione televisiva italiana. Oltre al precedente a Che tempo che fa sulla Rai, infatti, Francesco in undici anni di pontificato è intervenuto telefonicamente a Uno Mattina, è stato intervistato tre volte su Mediaset, ha rilasciato un’intervista al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci e si è recato negli studi Rai per una puntata speciale di A sua immagine. Un bilancio inedito per un Pontefice che ha detto di non vedere la televisione a seguito di un voto fatto alla Vergine del Carmelo nel 1990.
L’anticipazione
Il primo a parlare dell’intervista di questa sera era stato il solitamente ben informato Dagospia che, come accaduto anche in passato, aveva sostenuto che della notizia era stato tenuto all’oscuro il dicastero competente della Santa Sede, quello per la comunicazione. Secondo il sito di Roberto D’Agostino, Fazio sarebbe riuscito a stabilire un filo diretto con Bergoglio grazie all’amicizia con Chiara Amirante, fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti e don Davide Banzato. Lo stesso conduttore di Che tempo che fa aveva raccontato a Famiglia cristiana di aver conosciuto il Papa nel corso di un incontro in una comunità di Nuovi Orizzonti a Frosinone.