Greg Abbott l’aveva promesso e così ha fatto. Il governatore repubblicano del Texas aveva annunciato su Twitter nel settembre del 2022 che avrebbe “portato il confine” in casa del presidente americano e nelle città blu amministrate dai democratici. E questa settimana è ritornato sullo stesso social, oggi X, per rendere noto il risultato della sua campagna. “Abbiamo trasferito oltre 100mila migranti nelle città santuario per alleviare le comunità sotto stress al confine”, scrive l’esponente del Gop in lotta con l’amministrazione Biden su un tema che sta spaccando l’elettorato americano.
Abbott se l’era presa con il vecchio Joe per aver “ignorato la crisi storica alla frontiera meridionale causata dalla sua politica della porta aperta”. Lasciato solo ad affrontare un problema drammatico senza l’aiuto federale, il quale ha competenza in materia di immigrazione, il governatore aveva deciso quindi di ricorrere al trasferimento via pullman degli irregolari. Destinazione: le metropoli che a parole si erano professate a favore dell’accoglienza, le “città santuario” appunto, ma che di fatto sino a quel momento erano state solo marginalmente investite dal flusso fuori controllo delle ondate migratorie.
12500 migranti trasferiti a Washington D.C., 37100 a New York, 30800 a Chicago, 3400 a Philadelphia, 15700 a Denver e 1500 a Los Angeles. Questi i numeri dell’operazione Lone Star State pubblicati da Abbott che precisa di voler continuare a rispondere alle “pericolose mancanze di Biden”. L’emergenza, infatti, non conosce tregua. Secondo gli ultimi dati, nel 2023 oltre 2.4 milioni di migranti hanno attraversato il confine con il Messico, in crescita rispetto quanto registrato nell’anno precedente.
Il busing program di Abbott, realizzato anche con aerei noleggiati, è stato denunciato dagli amministratori democratici attirandosi in particolare le critiche dei sindaci di New York, Eric Adams, e di Chicago, Brandon Johnson che hanno approvato disposizioni per limitare l’arrivo di pullman con immigrati da altri Stati dal lunedì al venerdì. Adams, dopo aver riscontrato un certo immobilismo da parte della Casa Bianca, appare sempre più in prima linea nel cercare di sabotare la politica del governatore texano come dimostrato dalla causa intentata contro 17 compagnie di autobus charter coinvolte nel trasferimento degli irregolari dalla frontiera meridionale e dalla richiesta di oltre 700 milioni di dollari per coprire i costi delle loro cure.
Abbott tira dritto dichiarando in un’intervista al canale Fox News che l’azione legale decisa da Adams è “priva di fondamento” e invita il democratico a rivolgere le sue rimostranze al presidente Biden. A rimarcare la sfida al potere esecutivo e al governo federale il governatore del Gop ha nel frattempo approvato una legge che permetterà alle forze di polizia dello Stato di arrestare i clandestini che attraversano illegalmente il confine attribuendo ai tribunali locali il potere di espellerli dal Paese. Preludio ad uno scontro costituzionale che potrebbe raggiungere presto la Corte Suprema a maggioranza conservatrice.