Filmino hot del sindaco nel suo ufficio: ex consigliere indagato per revenge porn

Filmino hot del sindaco: ex consigliere indagato per revenge porn

La procura della Repubblica di Civitavecchia ha concluso le sue indagini relative alla vicenda che ha visto come protagonista involontario il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, immortalato in un filmato hot con due donne ripreso all’interno del suo ufficio.

L’ex consigliere comunale Roberto Angeletti, che sarebbe il primo ad aver fatto girare quel video, è ora accusato di revenge porn e pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.

E questo perché l’episodio si inserisce in un più ampio procedimento nel quale la locale Procura ha analizzato una serie di intercettazioni ambientali legate a una denuncia per presunta corruzione sporta proprio dal primo cittadino di Santa Marinella Pietro Tidei nei confronti di quattro persone, tra le quali proprio l’ex consigliere comunale Roberto Angeletti.

Nella parte del procedimento specificamente dedicata al filmato hot del sindaco, oltra ad Angeletti, sono coinvolti altri tre individui, tra i quali la stessa sorella dell’ex consigliere comunale. Nel capo di imputazione citato dal giudice per le indagini preliminari all’interno del provvedimento tramite il quale ha respinto la richiesta di sequestro del video incriminato, si dice che Roberto Angeletti “ha estratto copia, quale indagato in altro procedimento, delle registrazioni e dopo aver individuato una registrazione penalmente irrilevante che riprendeva Tidei intento a consumare un rapporto sessuale all’interno dell’aula consiliare soggetta ad intercettazione, la faceva circolare sia mostrandola sia inviandola alla sorella tramite WhatsApp. Successivamente, la congiunta dell’ex consigliere aveva diffuso il file anche ad altre persone.

“A conclusione delle indagini della Procura di Civitavecchia sono quattro le persone indagate per Articolo 684 cp ‘Pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale'”, spiega il primo cittadino, come riferito da Trcgiornale. “Due sono i giornalisti del quotidiano La Verità, autore della campagna contro il sindaco con oltre 10 articoli che riportavano ampi stralci delle 4000 ore di intercettazione consegnate per errore nella versione integrale dalla Procura proprio al consigliere comunale accusato dal sindaco di corruzione e poi finito dotto processo”, aggiunge Tidei.

Ad Angeletti e alla sorella è contestata la ‘Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti’, vale a dire ovvero il reato revenge porn. “Dall’attività di indagine è emerso incontrovertibilmente che Angeletti dopo aver ricevuto un video a contenuto sessualmente esplicito lo ha successivamente diffuso mediante invio a terze persone, facendolo irrimediabilmente circolare al punto che la notizia è assurta a fatto notorio sulle cronache nazionali”, ha scritto il gip nel suo provvedimento. Che si tratti di una vendetta nei confronti del sindaco è chiaro, secondo il giudice, “dall’esame delle chat intrattenute dall’indagato Angeletti”.

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