Arbitri, fallo di reazione

Arbitri, fallo di reazione

Coverciano Proteste sguaiate, polemiche di basso profilo, insulti e persino tentate aggressioni: dinanzi a questo clima limaccioso della serie A, Rocchi e i suoi fratelli arbitri hanno deciso di passare al contrattacco. «Basta, non accettiamo più niente» è il monito lanciato ieri a Coverciano dal designatore che sul tema ha rincarato la dose («Chiediamo che la giustizia sportiva sia più dura»). Due gli ultimi episodi che hanno fatto scattare l’allarme rosso: «Il derby di Roma, con l’arbitro migliore al mondo, Orsato, è stato da mano nei capelli. E a Salerno (Salernitana-Juve) l’arbitro Guida ha rischiato a fine partita, nel tunnel, l’aggressione personale». Sono diventati la spia di un fenomeno molto preoccupante da tenere sotto controllo nel girone di ritorno con un annuncio che ha il sapore di sfida accettata: «Serviranno più domatori di leoni». E visto che a febbraio c’è Inter-Juve la candidatura di Orsato è già qualcosa più di una previsione. «Io posso anche andar via ma pretendo rispetto» è invece il passaggio riferito a Gasperini («Di Bello è un gran maleducato»). Qui Rocchi è stato chirurgico. «Se Di Bello non ha salutato Gasp ha sbagliato ma io non ho mai sentito nessun arbitro rivolgersi a un allenatore con l’espressione faccia di merda». 1 a 1 e palla al centro. L’affollamento delle panchine, quella della Roma la più indisciplinata, è diventato l’altro problema. «Nessun problema a designare gli arbitri per Mourinho, ma in panchina ci sono troppe persone, se ne contano 70».

Dal clima del campionato, agli errori commessi. Quattro le cifre più significative. La prima: la percentuale di errori sanati 90,36%; 78 quelli eliminati grazie all’intervento del var di cui 28 sul fuorigioco (quasi 1000 complessivi le revisioni al video all’andata); 8 gli errori riconosciuti e sfuggiti ad arbitro e varista che pendono sulla classifica. Si comincia da Juve-Bologna (rigore non concesso agli ospiti), Monza-Lecce, Sassuolo-Juve e Genoa-Juve (una espulsione errata, Baschirotto; un paio mancate, Berardi e Malinovski), Genoa-Inter (gol di Arnautovic da annullare per spinta di Bissek), Inter-Verona (gol del 2 a 1 interista da annullare per sbracciata di Bastoni su Duda); e Sassuolo-Fiorentina (dichiarato buono il gol del 2 a 0 del Sassuolo annullato per fuorigioco). Gli altri due casi più chiacchierati da moviole e tifoserie non sono stati inseriti: il gol di Pulisic (immagini non chiarissime) in Genoa-Milan e l’1 a 0 di Chalanoglu in Napoli-Inter (trattenuta di Lautaro su Lobotka).

Particolarmente interessante l’audio tra Fabbri e Nasca di Inter-Verona. Quando si vede Duda a terra in area di rigore dopo la sbracciata di Bastoni, dagli studi di Lissone il varista sobbalza: «Fischia, fischia diosanto!». L’arbitro non lo ascolta, anzi liquida il comportamento del veronese con questo aggettivo: «Fa il furbino». E invece no. Rocchi sull’episodio è categorico: «Quando c’è un difensore a terra in area, si fischia!» E con questa precisione denuncia il mancato aiuto dell’assistente. Tra tanti buchi neri, una piccola gemma: «Juve-Inter partita facile da dirigere perché si è giocato a calcio e con tempo effettivo record, 62 minuti». Bocciate infine la chiamata al var delle panchine e la coppia fissa («perché così non si migliorano gli altri se mettiamo insieme sempre i più bravi»), avanzata un’altra irricevibile, cioè posporre di 12 ore le dichiarazioni post-partita degli allenatori per renderle più riflessive. «In un clima più sereno si arbitra meglio» è il messaggio finale di Rocchi.

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