La bandiera dell’Unione Europea sarebbe stata riprodotta in maniera errata. O meglio, sarebbe stata impressa sul metallo non rispettando in toto le condizioni prescritte dalla Commissione europea, in quanto le stelle della bandiera non sarebbero state abbastanza visibili. E la Monnaie de Paris, l’equivalente francese della Zecca dello Stato, è stata così costretta a distruggere 27 milioni di monete. Una vicenda surreale quella che arriva dalla Francia, riportata nelle scorse ore dal quotidiano transalpino La Lettre. Stando a quanto ricostruito, il nuovo anno avrebbe dovuto prevedere l’entrata in circolazione di una nuova versione delle monete da 10, 20 e 50 centesimi di euro. Le nuove monete erano già state battute lo scorso novembre e il ministro dell’Economia e della Finanze aveva già segnato in agenda la presentazione dell’iniziativa.
Solo che qualche giorno prima della cerimonia è arrivato uno stop imprevisto e definitivo: la Commissione europea, che vigila sul rispetto degli standard per le monete dell’euro caratteristiche di ogni Stato, ha infatti bocciato il nuovo disegno. Il motivo? Le stelle della bandiera Ue riportate sui centesimi in questione non sono come detto risultate conformi: non si vedevano e non risaltavano abbastanza a quanto pare, sul profilo del continente. E così, il via libera non è mai arrivato: la Monnaie si è trovata di fatto con una montagna di spiccioli non utilizzabili, che sono quindi stati fusi e riutilizzati per produrre altre monete (stavolta in linea con i dettami della Commissione). Un “incidente” che sarebbe a quanto pare figlio di una comunicazione piuttosto farraginosa fra le parti. E che alle casse francesi avrebbe causato un danno compreso fra 700mila e 1.200.000 euro.
Nel ricostruire quanto avvenuto, si è poi scoperto che la Monnaie de Paris aveva preventivamente inviato a Bruxelles il nuovo design, ma al tempo stesso (forse per anticipare i tempi) aveva cominciato a battere le monete senza aspettare l’approvazione ufficiale. E anzi, secondo alcune fonti governative, la Monnaie avrebbe anche ignorato una comunicazione informale che metteva in allerta sul disegno delle nuove monete, per quanto riguardava appunto le stelle. “Dopo le nuove monete da 1 e 2 euro all’inizio del 2022, è stato deciso e approvato il cambio delle monete da 10, 20 e 50 centesimi di euro – ha spiegato la Monnaie – i disegni sono stati presentati senza problemi alle autorità francesi alla fine dell’estate 2023 e approvati ma la procedura è stata insolitamente lunga presso la Commissione europea. Abbiamo quindi anticipato la produzione, ma il 1 dicembre, contro ogni previsione, l’Europa ha respinto il disegno”.