Il Codacons e le Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi (Assourt) hanno presentato oggi una formale istanza di mediazione presso Adr Center, l’organismo di mediazione e arbitrato che si occupa della risoluzione delle liti civili e commerciali, sul caso della multa da oltre 170 mila euro inflitta dall’AgCom alla Rai per la presunta pubblicità occulta realizzata da Amadeus e Chiara Ferragni a Instagram, nel corso dell’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Che cosa era successo
Durante la 73a edizione de Festival della Canzone, Amadeus e Chiara Ferragni avrebbero fatto pubblicità occulta ad Instagram, quando l’influencer co-conduttrice di due serate del Festival, aveva insegnato in diretta al conduttore, come creare un profilo su Instagram facendo in questo modo pubblicità al social. Per questo e altri cinque episodi di violazioni, sempre in termini di pubblicità occulta, l’AgCom aveva stabilito una sanzione di 170mila euro alla Rai.
Costa sta succedendo
A distranza di quasi un anno, con una nota le due associazioni, il Codacons e l’Assourt, hanno spiegato la loro decisione di presentare l’istanza all’Adr Center: “Con la nostra istanza chiediamo ad Amadeus e Ferragni di risarcire gli utenti per i danni prodotti – spiegano – La sanzione comminata dall’Autorità per le comunicazioni, seppur impugnata dalla Rai dinanzi al Tar del Lazio, ricade sull’azienda, la quale come noto è finanziata dai cittadini attraverso il canone. Al contrario dovrebbero essere il conduttore e l’influencer, autori dell’illecito sanzionato dall’Agcom, a pagare di tasca propria la multa“.
Gli accertamenti del caso e la decisione
“È stato accertato e contestato – si legge ancora – che sul predetto servizio di media audiovisivo, nel corso della trasmissione della puntata dei giorni 07, 08 e 09 febbraio 2023 dei programmi televisivi denominati ’73˚ Festival della Canzone Italiana di Sanremò e ‘Sanremo Start’, le reiterate, insistite citazioni verbali e apparizioni visive del servizio e dello specifico profilo Instagram associato a un personaggio reale, conduttore del programma televisivo, hanno integrato la messa in onda di una vera e propria comunicazione commerciale audiovisiva occulta a favore del predetto social network“.
Le due associazioni quindi, in rappresentanza degli utenti abbonati Rai: “citano i Sigg.ri Chiara Ferragni e Amedeo Sebastiani perché versino la somma di cui alla sanzione a titolo di responsabilità concorrente in quanto autori materiali della illecita pubblicità occulta a comparire davanti all’ ente di mediazione Adr Center in Roma alla Via Marcantonio Colonna 54 nella data che l’organismo fisserà“.
La richiesta di sospensione per Amadeus
Il Codacons ha inoltre diffidato la Rai: “A sospendere il conduttore Amadeus il quale, essendo parte di un contenzioso che coinvolge la Rai, per il codice etico e per contratto di servizio Rai non può svolgere attività retribuite dalla stessa – si legge nella diffida – L’art. 4 del Codice Etico Rai impone che ‘Gli Esponenti Aziendali evitano qualsiasi situazione che possa dar luogo conflitto d’interesse.
Situazioni di potenziali conflitto d’interesse vengono portate a conoscenza dei diretti superiori. Inoltre ai sensi dell’art. 2 delle Linee Guida finalizzate ad evitare l’insorgere di situazioni di conflitto di interessi, ‘Produttori, Artisti e Agenti, nei rapporti con Rai, hanno l’obbligo di astenersi da qualsiasi condotta idonea a determinare situazioni di conflitto di interessi. In via generale, l’attività di negoziazione relativa a prestazioni artistiche in favore di Rai posta in essere da Produttori, Artisti ed Agenti deve essere ispirata ai principi di correttezza, rispetto, trasparenza, diligenza, professionalità e salvaguardia di tutti gli interessi coinvoltì“.
Una bella gatta da pelare per la Rai, ad appena 26 giorni dal prossimo Festival della Canzone italiana, che inizierà il 6 febbraio e sarà condotta anche quest’anno da Amadeus e anche ulteriori guai per Chiara Ferragni coinvolta nell’ipotesi di truffa aggravata per la sponsorizzazione del pandoro Balocco su cui, proprio il Codacons ha richiesto il rimborso per tutti gli acquirenti.