“Agente segreto dei democratici”. La strana teoria su Taylor Swift

"Agente segreto dei democratici". La strana teoria su Taylor Swift

Nominata persona dell’anno 2023 dal Time, Taylor Swift è una macchina di successo. La cantante non si limita alla sua carriera musicale, tanto da essere ormai diventata una influencer politica, ma proprio per questo motivo è finita al centro di una querelle. In questi giorni, il conduttore di Fox News Jesse Watters ha detto che la regina del pop potrebbe essere un’agente democratica sotto copertura “per fini politici segreti alle dipendenze di un’unità operativa del Pentagono per la guerra psicologica”. Una teoria piuttosto fantasiosa – se non complottista – che ha acceso il dibattito in rete.

Secondo quanto affermato da Watters, Taylor Swift farebbe parte di una operazione “psy-op” con l’obiettivo di influenzare gli elettori statunitensi più giovani in vista delle elezioni presidenziali che si terranno negli Stati Uniti il prossimo novembre.“Mi chiedo chi l’abbia portata fino alla Casa Bianca. Di chi sia stata quella prima stretta di mano”, le parole del giornalista nel corso della sua trasmissione televisiva serale. Il riferimento è all’annuncio di un partenariato tra Swift e dell’organizzazione progressista Vote.org, per promuovere la registrazione dei giovani in vista delle elezioni.

Le teorie del complotto si sono moltiplicate e la più “sposata” è quella secondo cui Taylor Swift sarebbe stata ingaggiata dall’amministrazione democratica del presidente Joe Biden nell’ambito di una campagna informativa tesa a manipolare gli orientamenti degli elettori in vista del voto. Una situazione tale da costringere il Pentagono a fare chiarezza: “Queste teorie del complotto preferiamo ignorarle”, la nota della portavoce Sabrina Swift a Politico. Sulla stessa lunghezza d’onda la direttrice di Vote.org, Andrea Hailey: “Niente psy-op o asset del Pentagono, solo la più grande piattaforma indipendente d’America che aiuta i giovani a registrarsi ed esprimere il loro voto”.

La potenza mediatica di Taylor Swift è stata invocata anche dall’Unione europea. La commissione guidata da Ursula von der Leyen vuole che la cantante mobiliti i giovani elettori in vista delle elezioni europee in programma tra pochi mesi. Il commissario Margaritis Schinas ha evidenziato che“nessuno può mobilitare i giovani meglio dei giovani”: “Solo per fare un esempio: Taylor Swift, lo scorso settembre, ha lanciato un appello sui social media ai giovani americani affinché si registrassero per votare. Il giorno dopo il suo post, 35mila giovani si sono registrati”. Schinas ha aggiunto sul punto: “Taylor Swift sarà in Europa a maggio. Spero vivamente che faccia lo stesso per i giovani europei e che qualcuno del suo team segua questa conferenza stampa e le riferisca questa richiesta”.

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