Milano, Cairo: “Io sindaco? Perché no, è la mia città”

Milano, Cairo: "Io sindaco? Perché no, è la mia città"

Non è una discesa in campo ma una disponibilità a farlo. Urbano Cairo, imprenditore, editore del Corriere della sera e di La 7 e presidente del Torino Calcio, in un’intervista a “Un Giorno da Pecora”, su Radio1, risponde “perché no?” all’ipotesi di potersi candidare sindaco di Milano. Una disponibilità che spiega partendo da alcuni anni fa, ricordando che Matteo Salvini lo voleva sindaco: “Nel 2015 ho scelto di scalare Rcs anche se devo dire che sarebbe stata una bellissima cosa fare il sindaco di Milano se avessi vinto. Poteva essere una cosa bella, ma non era possibile. Mi piacerebbe farlo? Non lo so, Milano è la mia città. Perché no?”. Non è un’autocandidatura, questo no, però nemmeno una presa di distanza dall’ipotesi. Anzi, fa sapere che sarebbe bello.

Nell’intervista Cairo tocca anche altri argomenti, a partire dal giudizio sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Credo si stia impegnando molto, ha fatto anche buone cose in politica estera. Davanti a sé ha tanti problemi da risolvere e non è facile. Però un Paese come il nostro è straordinario, ha più di 2.200 miliardi di Pil pur non avendo materie prime. L’unica materia prima che abbiamo è il turismo, non è possibile che siamo al quinto posto a livello turistico nel mondo, dobbiamo raddoppiare il numero di persone che vengono in Italia. Servono politiche ad hoc, essendo in un momento difficile dobbiamo andare all’attacco”. Quando gli chiedono quale giocatore gli ricordi la Meloni risponde, un po’ a sorpresa, Giancarlo De Sisti (centrocampista che giocò nella Fiorentina e nella Roma e vinse gli Europei con la Nazionale, nel 1968 e fu vice campione del mondo in Messico, nel 1970, ndr). Alla domanda “che programma potrebbe fare Giorgia Meloni su La7, risponde con una punta di sarcasmo: “Piazzapulita”.

Sul caso Ferragni/Pandoro-gate Cairo ricorre alla saggezza popolare: “Il tema della beneficenza è delicato, a me ricordo che dicevano sempre falla e non dirla”. Suona un po’ come una frecciatina nei confronti dell’influencer (e non solo).

Quando gli intervistatori gli chiedono se vorrebbe comprare Mediaset, nega senza esitazioni: “No, adoro La7, è cresciuta bene e sta continuando a crescere, me la tengo volentieri anche se Mediaset è una grande realtà del Paese. La7 l’abbiamo presa 10 anni fa e perdeva 100 milioni, l’abbiamo risanata”.



Ammette che gli piacerebbe avere Bruno Vespa a La7: “È molto bravo. Ogni volta che lo vedo mi dice ‘com’è che non mi hai ancora chiamato?’. Ma lui è la Rai, è la terza Camera, come fai a spostarlo dalla Rai a La7?”.

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