In Ucraina spunta il sistema Gibka-S: come funziona la nuova arma russa

In Ucraina spunta il sistema Gibka-S: come funziona la nuova arma russa

Sul campo di battaglia ucraino è stato osservato un nuovo sistema da difesa aerea missilistico mobile: il “Gibka-S”. Si tratta della versione terrestre, montata su un veicolo tipo “Tigr” (9A332), del sistema navale da difesa di punto 3M-47, solitamente utilizzato dalle corvette della classe Buyan e Buyan-M e dai pattugliatori di classe Project 22160.

Il “Gibka” è sostanzialmente una torretta per Manpads tipo “Igla” assistiti da sistemi di puntamento per difendere le navi di superficie a breve e brevissima distanza da minacce aeree come elicotteri, droni, aerei e missili da crociera. La torretta di lancio navale monta un’unità optronica di puntamento, un’unità di supporto rotante e moduli di lancio comuni con due missili ciascuno. Un supporto a torretta può ospitare da due a quattro moduli di lancio con un carico totale di munizioni che varia rispettivamente da quattro a otto missili.

La “Gibka-S” similmente è progettata per ospitare fino a quattro missili “Igla-S” (9M342 o SA-24 “Grinch” in codice Nato) oppure 9M336 “Verba” più recenti. Nonostante le varianti missilistiche, la portata e l’altitudine di ingaggio contro i bersagli aerei rimangono invariate: rispettivamente fino a 6 e 3,5 chilometri per i missili “Igla-S”, e fino a 6,5 e 4,5 chilometri per i “Verba”.

Nel sistema navale 3M-47 standard i dati sui bersagli vengono immessi dai radar di bordo nel sistema e un operatore completa la ricerca, li aggancia e li traccia e a quanto risulta esso è in grado di tracciare e colpire un solo bersaglio alla volta. I missili Igla/Verba sono del tipo “fire and forget” (lancia-e-dimentica) dotati di cercatori ottici passivi con discriminatori di segnali di disturbo IR per guidarli verso il bersaglio. Sebbene il sistema navale sia entrato in servizio nella Vmf (Voenno-Morskoj Flot), la Flotta russa, nel 2006, la sua versione terrestre ha completato i suoi test nel 2020.

Il veicolo 9А332 può ospitare un equipaggio di quattro persone, inclusi due operatori antiaerei, un comandante e un autista. Questa versione del “Tigr” è inoltre dotata di un’unità di controllo missilistico remoto e di un sistema di tracciamento e puntamento elettro-ottico.

Il sistema “Gibka-S” comprende anche un veicolo da ricognizione e controllo per il comandante della batteria destinato al controllo automatizzato delle sezioni di missili montate sui “Tigr” da combattimento. Questo “mezzo di comando” è equipaggiato con un radar “Garmon” 1L122-2E di piccole dimensioni: una volta rilevato un bersaglio, è compito di questo mezzo avvisare uno dei veicoli da combattimento di ingaggiarlo. Il radar ha un raggio di copertura fino a chilometri e può rilevare bersagli che volano a un’altitudine di 10mila metri.

Questo particolare veicolo può controllare il sistema di difesa aerea da una distanza fino a 17 chilometri quando le piattaforme sono ferme, che scendono a 8 quando i mezzi sono in movimento. Il veicolo è presidiato da un autista, un comandante e un operatore telefonico. Entrambi i mezzi, che come detto sono basati sul “Tigr”, possono raggiungere una velocità su strada superiore a 110 km/h, e hanno un’autonomia massima di circa mille chilometri.

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