In “Echo” c’è una supereroina del silenzio riuscita a metà

In "Echo" c'è una supereroina del silenzio riuscita a metà

È arrivata su Disney+ la miniserie Echo, nuova produzione Marvel, una delle scommesse con cui il marchio prova a uscire da una crisi creativa che pare ormai acclarata. E infatti Echo arriva portandosi dietro un po’ di novità anche nel modo di presentazione e fruizione. Per la prima volta tutti i cinque episodi saranno rilasciati contemporaneamente sulla piattaforma. Una modalità binge watching non consueta per Marvel e Disney. Così come è inedito il fatto che la serie sia vietata ai minori di 17 anni in base ai diversi livelli di divieti che si applicano negli Usa. E ancora, Echo è il primo titolo pubblicato con il nuovo marchio di Marvel Spotlight con cui la casa di produzione vuole indicare serie incentrate su singoli personaggi e che non necessariamente devono essere considerate collegate al resto dell’universo Marvel.

Quanto alla trama: Maya (una villain legata ai fumetti di Occhio di Falco) è una ragazza nativa americana, sorda e priva di un piede, cresciuta solo dal padre dopo la morte della madre a seguito di un incidente stradale, lontana dal resto della sua famiglia. Dopo la morte anche del padre, la ragazza finisce per legarsi al criminale Wilson Fisk/Kingpin che la addestra per lavorare nella sua banda. Quando però Maya scopre il coinvolgimento di Kingpin nella morte del genitore, decide di vendicarsi e lo uccide. Nella serie la vediamo mentre è in fuga, nascosta in Oklahoma dove è cresciuta. Dovrà recuperare il suo legame con la comunità e la sua antica cultura per sperare di sopravvivere.

Funziona? Qualche buono spunto ma i primi episodi sono un po’ farraginosi.

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