E il dem Orlando bacchetta i primi cittadini della sinistra: “Errore chiedere l’abolizione per paura della firma”

E il dem Orlando bacchetta i primi cittadini della sinistra: "Errore chiedere l'abolizione per paura della firma"

No alle intercettazioni degli avvocati difensori. No alla captazione delle comunicazioni fra i penalisti e i loro assistiti. È un punto da sempre sottolineato da Forza Italia e oggi diventa un emendamento che sarà riformulato in chiave garantista. Si rafforzano insomma i diritti previsti per gli indagati e tutto questo avviene dentro il disegno di legge Nordio, oggi all’attenzione della Commissione giustizia del Senato. Il testo tocca diversi punti infiammati del dibattito italiano: l’abuso d’ufficio, che dovrebbe essere eliminato, e poi la disciplina delle intercettazioni, la riformulazione del reato di traffico di influenze, il gip collegiale.

Una piccola rivoluzione che la maggioranza di centrodestra prova a lanciare, con l’aiuto di Italia viva, mettendo finalmente in moto il cantiere delle leggi attese dall’inizio della legislatura.

Anzitutto, l’abuso d’ufficio che il ministro Carlo Nordio vuole abolire. Migliaia di procedimenti, una manciata di condanne.

Tantissimo fumo, pochissimo arrosto. In Commissione, le opposizioni, Terzo Polo escluso, cercano di salvare il reato, sia pure in una versione più modesta e ristretta, ma il centrodestra più Italia viva blocca la controvirata. Si va avanti così. L’abuso d’ufficio sparisce. Anche se l’Anm ritiene che sia un danno per la lotta al malaffare. Ma anche i sindaci di sinistra, anche quelli del Pd, sono per l’eliminazione del reato che crea più problemi di quelli che risolve. È così il Pd vive una lacerazione. Andrea Orlando, voce autorevole del partito, va all’attacco in un cortocircuito interno alla sinistra: «Sbagliano quei sindaci di sinistra che chiedono di cambiare la legge per la paura della firma». Il testo Nordio comunque va oltre: rimodula un altro reato non ben definito, il traffico di influenze, che pure non può togliere perché richiesto esplicitamente dalla Ue. Introduce, sia pure in forma differita, il gip collegiale per prevenire gli errori che affliggono il nostro sistema ed evitare che persone innocenti finiscano in carcere.

Ancora, c’è una svolta sulle intercettazioni: l’ok in Commissione rafforza la tutela, anzi la sacralità della difesa. È vietato «il sequestro e ogni forma di controllo delle comunicazioni comunque riconoscibili come intercorrenti fra l’indagato e il proprio difensore, salvo che l’autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato». In coda al provvedimento, l’ordine del giorno contro la sospensione degli amministratori condannati in primo grado. Anche qui, si cerca di dare una protezione ai sindaci costretti a dimettersi per una condanna, magari superata in secondo grado.

Si dovranno studiare, nel caso, eccezioni per i reati di mafia, intanto si va avanti con gli emendamenti. Presto si passerà in aula e quindi alla Camera. Per Nordio si profila finalmente il primo risultato importante.

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