Utero in affitto e diritti trans: l’agenda pro Lgbt di Attal

Utero in affitto e diritti trans: l'agenda pro Lgbt di Attal

La recente nomina di Gabriel Attal, 34 anni, a primo ministro francese, successore di Élisabeth Borne e attualmente il più giovane inquilino dell’Hôtel Matignon, sta suscitando un acceso dibattito in Francia e nel resto del mondo. La sua ascesa è stata salutata come “una vittoria simbolica per la causa LGBT” dal sociologo Frédéric Martel. Più cauta Catherine Michaud presidente di GayLib: “Aspettarsi che le questioni LGBT facciano progressi sotto il suo governo significherebbe attribuirgli un’intenzione comunitaria. È stato nominato perché Emmanuel Macron crede che sarà un buon primo ministro e non perché è omosessuale”.

A favore della “GPA etica”

Attal sembra manifestare una particolare sensibilità nei confronti delle tematiche legate ai diritti individuali. Non è un segreto che l’ex portavoce del governo sia a favore dell’utero in affitto. Il neo primo ministro Francese non ha infatti mai nascosto il suo desiderio di paternità e nell’aprile 2019,si è detto sostenitore di una Gestazione per altri etica”, per avere un figlio, se fosse legale in Francia.

A confermare la linea Joël Deumier, copresidente di Sos Omofobia, “Il governo che sarà guidato da Gabriel Attal dovrà essere esemplare sui temi LGBT affrontando le questioni di petto, che si tratti della procreazione assistita per le persone trans, della fine della mutilazione delle persone intersessuali e maternità surrogata (utero in affitto)”.

Attal è nato grazie alla procreazione medicalmente assistita

Il primo ministro è anche un fervente sostenitore della procreazione medicalmente assistita (PMA), punto fondamentale della sua azione politica. Nel 2021, durante l’adozione parlamentare della PMA in Francia, ha condiviso la sua esperienza personale tramite un post su Instagram, affermando: Sono nato tramite una PMA. Non c’è nulla di eccezionale in questo: è il caso di uno su 30 bambini nel nostro paese. La mia convinzione è che questo nuovo diritto, che non toglie nulla a nessuno, produrrà solo una cosa: amore.”

Eutanasia? “Una grande questione sociale”

Infine Attal ha affrontato la questione dell’eutanasia, annunciando dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi del 2022 che questa sarebbe stata la grande riforma del suo futuro mandato quinquennale. All’epoca portavoce del governo, evocava la dolce morte come una “grande questione sociale”.

Tuttavia, nonostante il suo personale impegno su tutte queste questioni, la sua linea d’azione potrebbe essere sfidata dal presidente Emmanuel Macron, notoriamente contrario alla gestazione per altri.

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