Fdi annuncia di aver sospeso Emanuele Pozzolo dal gruppo parlamentare. La decisione segue l’episodio dello sparo di Capodanno. Il colpo – su questo non ci sono dubbi – è partito da una piccola pistola, una North American Arms LR22, di proprietà del politico di Vercelli. La dinamica resta da chiarire. Pozzolo sostiene di non essere stato lui a colpire Luca Campana, che è il genero di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustizia Delmastro. Le testimonianze in Procura hanno fornito un quadro che viene definito «chiaro».
Sul piano politico, la premier Meloni ha chiesto il deferimento ai probiviri e la sospensione dal partito del deputato. La presidente del Consiglio ha avanzato queste due richieste durante la conferenza stampa di fine anno. «Sarò rigida», ha ribadito. Ieri il capogruppo di Fdi a Montecitorio Tommaso Foti ha comunicato la novità. «L’ufficio di presidenza del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera ha adottato in data odierna, in via d’urgenza, la misura cautelare della sospensione dal gruppo stesso dell’onorevole Emanuele Pozzolo», si legge nella nota ufficiale.
Per il resto, Fdi non rilascia altre dichiarazioni e lascia parlare i fatti. Il deputato non dovrebbe finire nel Gruppo Misto, con Soumahoro, Bonelli e Fratoianni. La sospensione non è equivalente all’espulsione. Come nel caso di Luca Lotti con il Pd nella scorsa legislatura, Pozzolo può rimanere iscritto al gruppo di Fdi, pur risultando sospeso (ma Lotti si era autosospeso). Non c’è l’intenzione di rinunciare al mandato: il parlamentare, che è indagato per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose aggravate e omessa custodia di armi, ha già dichiarato che non intende dimettersi. Matteo Salvini, leader della Lega, concorda con l’atteggiamento assunto dalla leader di Fdi: «Condivido le parole di Giorgia Meloni e rimango convinto della necessità di garantire la difesa ai cittadini perbene, ma questo non vuol dire non usare la testa», ha fatto presente a Rtl 102.5 il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Rispetto all’inchiesta, non si può che attendere. La procura di Biella è al lavoro, con il vaglio delle testimonianze. Il parlamentare, poco dopo l’episodio che ha avuto luogo nella Pro Loco di Rosazza la notte del passaggio tra il 2023 e il 2024, si è sottoposto all’esame dello stub. E in questi giorni sarà interrogato. Le tempistiche della convocazione di Pozzolo non sono note. Prima, forse, gli inquirenti attendono di conoscere l’esito dell’esame. Lo stesso esito che sarà in grado di chiarire la presenza o meno di polvere da sparo addosso al parlamentare. Viene ritenuto possibile anche un esame balistico che analizzi la traiettoria della pallottola che ha ferito Luca Campana.
La procura di Biella dispone di un procuratore capo e di due sostituti procuratori. Ciascuno deve occuparsi di 1200 fascicoli. La Camera Penale e il Consiglio dell’ordine degli avvocati della città si stanno adoperando per segnalare il problema della sproporzione tra l’organico e il lavoro. Ma per ora i numeri della Procura restano questi. I tempi, sul caso Pozzolo, saranno comunque brevi.