A fronte di una domanda sempre crescente diminuisce l’offerta da parte delle compagnie low cost sulle tratte nazionali: è questa la preoccupante fotografia per il 2024 con un taglio netto dei voli aerei sulle rotte che collegano gli scali italiani mentre si assiste a un incremento se si deve viaggiare da e per l’Europa.
Quali sono le cause
Nel dettaglio si parla di oltre due milioni di posti in meno rispetto allo scorso anno con Ryanair che taglia del 7% le sue offerte, EasyJet del 9% ma soprattutto Wizz Air con un -45% in meno rispetto al 2023. Se a tutto questo si aggiunge che Vueling ha già da tempo ridotto la propria offerta il quadro è completo. Secondo un’analisi del Corriere, le motivazioni di queste contrazioni sono essenzialmente tre: da un lato la decisione di investire maggiormente per collegare Italia ed Europa, dall’altro lato i costi che riguardano l’addizionale comunale tra le più alte dei Paesi Europei e, infine, i ricavi minori durante tutto l’arco dell’anno se paragonati ai collegamenti con l’estero.
Il numero dei tagli
Di contro, però, c’è un contemporaneo aumento dell’offerta di Ita Airways e Aeroitalia che è schizzata al +93% in un solo anno (che in qualche modo provano a compensare). Nei primi nove mesi del 2024, il calo complessivo di tutti i vettori low cost è dello 0,6% in meno sulle tratte nazionali, un numero che sembra innocuo ma non lo è nell’anno in cui si prevedono un boom di richieste. Nel dettaglio, invece, il calo degli aerei low cost stranieri sui voli nazionali scende del 6% mentre, come detto, aumenta l’offerta per le tratte con l’Europa del 7% (Ryanair e Easyjet) e +30% con l’Europa da parte di Wizz Air e Volotea. Vueling, invece, è praticamente sparita dai radar nazionali con un -89% sulle tratte domestiche previste per il 2024.
I problemi di Wizz Air
A tutto questo bisogna affrontare anche un problema relativo al Mezzogiorno d’Italia che si vede penalizzato maggiormente rispetto ad altre aree con il -8% dei voli da e per la Sicilia e un -6% per quelli in Sardegna e Puglia: il quotidiano spiega che si tratta di quasi due milioni di sedili in meno con un calo dell’80% della propria offerta per queste zone del nostro Paese. Un miglioramento può arrivare soltanto da Wizz Air che ha già eliminato molti dei suoi vettori non per motivi commerciali ma tecnici che riguardano alcune problematiche ai motori che dovrebbero essere risolte nel giro di poche settimane. “A causa delle ispezioni ai motori Pratt&Whitney programmate per i prossimi mesi, al di fuori del controllo della compagnia, sospenderemo temporaneamente alcune delle rotte”, ha dichiarato al Corriere una portavoce della low cost ungherese. “Abbiamo fatto il possibile per ridurre al minimo i disagi per i passeggeri, attuando i necessari cambiamenti di programma diverse settimane prima delle date di partenza“.