Nella Firenze amministrata dal Partito Democratico, il centro islamico di via Casella potrebbe raddoppiare i propri spazi in maniera definitiva, per una scelta che causerebbe non pochi disagi ai residenti del quartiere. Questa la polemica sorta nelle scorse ore, con gli esponenti del centrodestra che non hanno risparmiato dure critiche all’amministrazione comunale del capoluogo toscano. Il pomo della discordia sarebbe come detto rappresentato dal centro islamico di via Casella, nel quartiere dell’Isolotto.
Stando a quanto si apprende dalle note pubblicate da Fratelli d’Italia e Lega, il centro di preghiera viene temporaneamente ampliato ogni anno con l’allestimento di una tensostruttura, per consentire ad un maggior numero di fedeli di poter pregare. Per un’azione che creerebbe però non poche problematiche nel quartiere, relative alla viabilità e alla sicurezza stradale. Ma i rappresentanti della comunità islamica avrebbero presentato un’osservazione al Piano operativo comunale per chiedere che l’allargamento degli spazi diventi definitivo. Una prospettiva che numerosi residenti non avrebbero a quanto pare gradito, al pari del centrodestra.
“Come ogni anno viene allestita la tensostruttura nel centro di preghiera islamico di via della Casella. Con il conseguente aumento di capienza per i fedeli, che rischiano di congestionare una zona già critica per la viabilità. Abbiamo già chiesto con un accesso agli atti alla direzione Urbanistica e al Suap le eventuali autorizzazioni rilasciate – hanno commentato Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale e vice-coordinatore di Fratelli d’Italia – faremo un’interrogazione per rassicurare i cittadini e accertarci sulla regolarità della struttura e tutelare il più possibile i residenti, fermo restando il pieno rispetto della libertà religiosa. Siamo infatti stati a fare un sopralluogo al centro islamico dell’Isolotto, perché da tempo i residenti lamentano lo spazio occupato da un tendone che impedisce il legittimo passaggio dei pedoni e della luce”.
Sulla questione è intervenuta anche la Lega, che ha annunciato l’intenzione di promuovere una raccolta firme e un presidio. “Come più volte denunciato dalla Lega, la moschea di via Casella arrecava troppi disagi ai residenti già con l’enorme tensostruttura temporanea allestita in passato – hanno attaccato gli esponenti del Carroccio fiorentino Federico Bussolin, Barbara Nannucci e Davide Bisconti – figuriamoci se adesso la comunità Islamica dovesse ottenerne l’allargamento in modo definitivo, come emerge dalle osservazioni presentate al Piano operativo. Qua nessuno nega la libertà religiosa. Si evidenzia solo che la zona di via Casella non può subire nessun allargamento del centro di preghiera attuale. Ci opporremo politicamente a questa opzione. La Lega rispetta ed ascolta il parere dei cittadini, questa amministrazione evidentemente”.