Originalità, autenticità, qualità e innovazione: quattro valori sui quali è stato pensato e costruito il progetto di Milano Home, la nuova manifestazione dedicata al mondo dell’abitare e dell’home dècor che si tiene da giovedì 11 a domenica 14 gennaio in Fiera Milano. Prima edizione di un progetto triennale si presenta a retailer, progettisti, architetti, operatori del settore e buyer italiani ed esteri con un format espositivo e contenuti innovativi con 570 brand presenti il 37% dei quali arriva dall’estero. Una piattaforma dove scoprire le eccellenze del settore che si contraddistinguono per design, unicità, personalizzazione, sostenibilità e approfondire conoscenza e formazione per rispondere alle esigenze di un mercato in grande trasformazione, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove idee.
“Con Milano Home parte un progetto pensato per per rispondere ai cambiamenti e alle necessità di un mercato in grande evoluzione sempre più centrato su prodotti unici e personalizzati che per questo richiede un approccio nuovo, capace di intercettare le tendenze e le visioni future – spiega Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano -. L’edizione 2024 è il primo passo di un percorso che ha l’obiettivo di valorizzare e far riscoprire ai professionisti di questo settore le tantissime realtà artigianali e le abilità produttive dei territori italiani e stranieri attraverso idee, soluzioni e modalità di offerta sempre più uniche e distintive con un approccio nuovo, esperienziale, del mondo della casa e delle tante novità che possono far parte del nostro vissuto quotidiano”.
“Progetto costruito andando a incontrare sistematicamente i negozi di cui si sta riscoprendo la centralità dal lato dei produttori e da quello del cliente finale indagando anche per capire come si stava evolvendo la modalità con cui le persone dopo il Covid stavano ripensando la casa e i prodotti con una propensione sempre più forte a scegliere quelli con caratteristiche che li distinguono e o sono in grado di definire il lifestyle dell’abitare – aggiunge Foresti -. Oggetti che devono essere originali, innovativi come forme, autenticità di pensiero e sostenibili. Quelli presentati a Milano Home devono avere queste caratteristiche. Sul lato retail c’è poi il tema delle persone che sappiano consigliare gli acquirenti nella scelta e per questo abbiamo fatto in modo che i negozi tornino ad essere un luogo di incontro, recuperando un’identità che prima si era persa. Così abbiamo deciso di aiutare i negozi a riprendersi questo ruolo attraverso un’attività di formazione: dalla presentazione del prodotto all’allestimento del negozio, da come fare ricerca, a come gestire l’omnicanalità all’interno del centro vendita. Poi abbiamo voluto creare intimità fra negozio e produzione con un serie di agenti sul territorio che erano già agenti di prodotto e li abbiamo fatti diventare ambassador della nostra manifestazione e del progetto. Prodotto e retail con al centro non il consumatore ma la persona che sceglie consapevolmente”.
Milano Home atto primo che vede la presenza importante di brand e produzioni del Nord Europa assieme a quelli italiani più noti, artigianali e di nicchia che si affacciano per la prima volta in fiera “assieme a importanti ritorni come ad esempio quello di Alessi e Venini che vengono a raccontare in maniera diversa i prodotti nuovi riconoscendo Milano Home come una manifestazione dove si fanno cose che da altre parti non si possono fare sia per dimensioni che per scelta del prodotto”. Riconoscimento sottolineato dalla parola Milano assieme a Home. “Una scelta che abbiamo voluto fortemente perché è una garanzia per espositori e visitatori – conclude Roberto Foresti -. La città è destinazione d’affari e di turismo con tutto quello che ha dietro a livello di qualità, innovazione, internazionalità e alla fine del triennio ci aspettiamo che Milano Home diventi un punto di riferimento mondiale. Per questo abbiamo anche deciso di partire per primi, a inizio 2024, rispetto alla concorrenza estera proprio perché vogliamo dare le indicazioni di trend ai mercati. La differenza fra la nostra manifestazione e le altre che si tendono a Francoforte e a Parigi è proprio quella di basarsi su quattro valori importanti che legano produttori, retail e persone che acquistano, rimettendo al centro la progettualità e la qualità di un programma di lungo periodo con un posizionamento assolutamente diverso e tutto da scoprire”.
Tra produzioni industriali e abilità artigiane, italiane e straniere, il layout della manifestazione, come spiega il direttore Emanuele Guido – si snoda attraverso le 4 macroaree Vibes, Mood, Elements, Taste che ospitano grandi piazze, intorno alle quali si svolgono eventi e si propongono esperienze nuove. S tratta dei Creative Hub, realizzati per offrire agli operatori un percorso inedito e far vivere l’esperienza della mostra in un modo più originale: dalla riscoperta dei laboratori artigianali e del “Made in” a quella dei materiali, dalla valorizzazione della sostenibilità alle nuove strategie di marketing, i principali temi della manifestazione sono veri e unici momenti da vivere e da scoprire. All’ingresso di ciascuna delle aree i visisitatori sono accolti da Breaking News destinati a prodotti e concept che sottolineano gli highlight del padiglione. Una curisosità è la presenza del pop-up più grande del mondo – 3 metri per 9 – dedicato a Frida Kahlo realizzato da Origamo.
RETAIL ACADEMY E DESIGN TALKS: IN SCENA LA FORMAZIONE
Offerta espositiva e business ma anche formazione e conoscenza per farlo crescere con il programma di talk, workshop e momenti formativi. Debutta la Milano Home Retail Academy, la formazione per i retailer pratica, veloce e utile, con una serie di workshop e momenti di confronto. Più di 60 gli incontri previsti per offrire aggiornamenti e idee e supporto per per tutte le esigenze, affrontando temi come relazioni con la clientela, multicanalità , digitalizzazione e social strategy, gestione degli spazi di vendita e messa in scena degli oggetti, identità del punto vendita e dell’online.
I Design Talk sono invece dedicati all’evoluzione degli spazi abitativi e dei materiali, per uno scambio proficuo tra architetti, interior designer e retailer e per capire insieme ai designer più innovativi, come stanno cambiando le case e gli oggetti. Con Polidesign verranno affrontati i temi di residenzialità diffusa, legati ai cambiamenti portati da smart-working e telelavoro e di Co-Retailing, in termini di nuovi modelli di business, mentre il calendario di incontri dedicati a “I nuovi luoghi dell’abitare”, a cura di Platform Architecture and Design approfondisce l’evoluzione delle esigenze sociali, ambientali e tecnologiche: 14 autrici italiane e autori internazionali per rappresentare lo stato attuale dell’architettura di interni, applicata a spazi dell’abitare accessibili a tutti.
Tutte le informazioni su https://www.milanohome.com/