Banca Mediolanum chiude bene il 2023 sul fronte della raccolta netta totale, che a dicembre si è attestata a 1,22 miliardi. Il dato che riguarda l’intero anno è stato di 7,13 miliardi, in lieve flessione rispetto agli 8,3 miliardi del 2022. Per quanto riguarda il risparmio gestito, invece, la raccolta netta è stata di 655 milioni (4,01 miliardi nell’anno). Il mercato ha apprezzato, con il titolo che ha guadagnato in Borsa l’1,8% a 8,82 euro.
Numeri che l’amministratore delegato, Massimo Doris, ha snocciolato con soddisfazione nel corso dell’evento speciale, che Il Giornale è in grado di raccontare, organizzato per segnare l’inizio dei lavori nel 2024. La Convention «Bank To the Future» agli East End Studios di Milano ha visto partecipare il management e oltre 4.500 family banker da tutta Italia, collegati da remoto: «La raccolta gestita del 2023, oltre quattro miliardi di euro, assume ancor più rilevanza se consideriamo il contesto nel quale è stato raggiunta e se rapportata al mercato di riferimento», ha sottolineato Doris. Il 2023, infatti, è stato molto complesso per tutti con la veloce sequenza di aumenti dei tassi di interesse, che ha portato al ritorno del rendimento fisso e alla concorrenza dei titoli di Stato.
La convention è iniziata con il direttore commerciale Stefano Volpato che ha posto l’accento sugli aspetti valoriali, principi sui quali Ennio Doris ha fondato Programma Italia nel 1982, che poi è divenuta Banca Mediolanum nel 1997. Lo ha fatto citando Don Bosco, invitando tutti a fare «Il meglio che puoi con ciò che hai». Volpato, tra l’altro, ha anticipato un’importante novità per i risparmiatori: la nuova liquidità portata sul conto corrente verrà remunerata al 5% annuo lordo per scadenze di sei mesi e, a differenza del passato, si potrà svincolare prima del previsto in caso di necessità con tutti gli interessi maturati sino a quel giorno che verranno riconosciuti. «Chi altri oggi offre tassi di questo ordine di grandezza? – dice Volpato – tra i big bancari nessuno». L’iniziativa sarà supportata da una forte campagna pubblicitaria, a cominciare dalla tv, con lo stesso Doris come testimonial. Da segnalare l’intervento di Vittorio Gaudio, l’economista di Mediolanum che ha previsto l’inizio del taglio dei tassi, presumibilmente nel secondo semestre, con l’inflazione ancora in discesa. Debutto per il nuovo direttore generale, Igor Garzesi, in sella dal primo gennaio dopo aver guidato nell’ultimo decennio la controllata in Spagna. Ora promette di «seguire fedelmente i valori fondanti di Banca Mediolanum», a cominciare dalla «centralità della persona».