Razzo Vulcan verso lo spazio: così i privati riportano la Nasa sulla Luna

Razzo Vulcan verso lo spazio: così i privati riportano la Nasa sulla Luna

É partita nel migliore dei modi la missione Cert-1 che, per la prima volta, intende portare sulla Luna un veicolo costruito da un’azienda privata statunitense. Si tratta del lander Peregrine costruito dall’Astrobotic, a bordo del quale ci sono esperimenti della Nasa e di altri sette Paesi, nell’ambito del programma Artemis per il ritorno sul satellite naturale della Terra. Il lancio è avvenuto dalla piattaforma 41 della Space Force Station di Cape Canaveral in Florida, la base del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, con il razzo Vulcan che è al suo primo volo. Anche quest’ultimo è stato costruito da un’azienda privata, la United Launch Alliance. Alto quasi 62 metri e dal diametro di 5,4 metri, il razzo ha due motori, chiamati Be-4 e costruiti dalla Blue Origin, ed è alimentato a metano liquido.

Il lancio

Il viaggio di Vulcan sta procedendo regolarmente ed è avvenuta la separazione dello stadio superiore Centaur del razzo. L’allunaggio del lander Peregrine è previsto per la data del 23 febbraio e, se avverrà regolarmente, sarà il primo veicolo privato americano a posarsi sulla Luna dopo oltre mezzo secolo dall’ultima missione del programma Apollo, nel 1972. Mentre la missione Cert-1 vola verso la Luna, il rover giapponese Slim è già nell’orbita lunare e il 19 gennaio dovrebbe eseguire un allunaggio di precisione senza precedenti. Intanto, dopo aver rinviato il lancio della sua missione Im-1, l’azienda privata Intuitive Machine intende portare il suo lander Nova-C sul suolo lunare il 22 febbraio.

L’obiettivo del lander Peregrine

Alto quasi due metri e largo due metri e mezzo, il lander Peregrine può trasportare carichi per 90 chilogrammi in quella che, oltre a essere un’impresa scientifica, è una missione carica di simboli. L’arrivo di un privato sulla Luna rappresenta un passo importante per la Lunar Space Economy. La missione Cert-1 è condotta nell’ambito del programma commerciale promosso dalla Nasa guardando alla Luna e alla Space economy, chiamato Commercial Lunar Payload Services. I 21 carichi a bordo appartengono ai sette Paesi che partecipano alla missione: sei sono della Nasa, uno dell’agenzia spaziale messicana Aem, uno del Regno Unito, uno dell’Ungheria, due della Germania, uno del Giappone, uno delle Seychelles e gli altri otto di università e aziende degli Stati Uniti.

Cosa trasporta il razzo

Alcuni dei carichi hanno un valore decisamente simbolico, come la moneta dedicata alla Luna caricata con un Bitcoin e la copia del Genesis Block, il primo blocco di bitcoin a essere estratto. All’arte sono dedicate le opere del progetto MoonArk della Carnegie Mellon University e due nano-litografie dell’artista italiano Alessandro Scali, posizionate su due chip. Ci sono, infine, capsule che racchiudono ceneri umane per iniziativa dell’azienda Celestis and Elysium Space. Questa decisione ha sollevato le proteste dei Navajo, che vedono nella deposizione di resti umani sulla Luna la violazione di uno spazio sacro.

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