Chiara Ferragni è innocente, Conte se la gode e Musk: quindi, oggi…

Chiara Ferragni è innocente, Conte se la gode e Musk: quindi, oggi...

– Sul caso Pozzolo, tutte le ricostruzioni concordano sul fatto che Delmastro non fosse presente al momento dello sparo, perchè intento a caricare la macchina in strada. Eppure oggi Repubblica titola così: ‘Un testimone: “Vide il suo capocorda mettere al sicuro l’arma”. E ‘sti cavoli? Ora che Giorgia Meloni ha scaricato il deputato armato, e dunque non può più ledere l’immagine del partito, i giornali tornano alla carica su Delmastro benché la sua unica colpa sia quella di aver preferito un veglione alla pro-loco di Rosazza (con cibo portato da casa) ad un ristorante stellato che pure potrebbe permettersi.

Giuseppe Conte ha capito quello che dalle parti del Pd sembrano non aver compreso. Ovvero che Meloni ha scelto la sua avversaria nel confronto tv per due motivi: primo, perché sa che il Pd è in subbuglio e preferisce i dem alla guida della sinistra rispetto al Movimento Cinque Stelle. Secondo, perché è chiaro pure ai sassi che in un dibattito televisivo la povera Elly non ha alcuna speranza. Faccio un esempio? Ci sono ancora orde di giornalisti che cercano di comprendere cosa intendesse dire quando parlava della linearità circolare del ciclo dei rifiuti romani. Per questo Conte dice: “Meloni sa che in un confronto con me non avrebbe vita facile per le fesserie che racconta”. Il che, letto maliziosamente, vuol anche dire: Meloni sa che contro Schlein avrà vita facile. Di più. Giuseppi mette già in conto che Giorgia batterà Elly, anche se questo “non vuol dire che sia più forte”. Di sicuro, comunque, lui se la godrà restando sulla riva del fiume ad attendere il cadavere del segretario Pd passargli di fronte.

– Miracolo Elon Musk, l’ennesimo. Dopo aver fatto ricredere gli ambientalisti sul suo conto, benché detenga la principale azienda di auto elettriche, adesso trasforma pure gli anti-proibizionisti in proibizionisti. Secondo il Wall Street Journal, il fondatore di Tesla sarebbe solito calarsi ogni tipo di droga (cocaina, ketamina, Lsd, ecstasy ecc ecc) e in teoria a inorridire dovrebbe essere la destra. Invece sorpresa: a arricciare il naso sono i media progressisti, diventati all’improvviso proibizionisti solo contro Elon. Che meraviglia.

– Per capire come i giornali progressisti facciano figli e figliastri, andatevi a leggere oggi il pezzo dedicato a Domenico Diele, l’attore finito in carcere per aver ucciso una persona mentre si trovava alla guida dell’auto. Ecco a voi cosa scrive Rep: “Nel 2017, l’attore era finito alle cronache a seguito di un coinvolgimento in un incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria”. “Coinvolgimento in un incidente stradale”, come se “il bravo ragazzo” ci fosse capitato in mezzo per caso. E invece Diele – dipendente dall’eroina – si era messo al volante con la patente sospesa e risultò positivo ai test tossicologici. Ma non si chiama Musk, quindi…

– Sono decenni che alla commemorazione della strage di Acca Larentia si tengono saluti romani di ogni ordine e grado. Lo stesso accade per Sergio Ramelli. Succedeva quando al governo c’erano Mario Draghi, Giuseppe Conte, Matteo Renzi, Topo Gigio e Babbo Natale. Ma guarda caso solo oggi diventa notizia da prima pagina. La cosa incredibile è che la sinistra, soprattutto quella mediatica, non ha ancora capito che urlare “al fascismo, al fascismo” non serve per delegittimare questo governo e il centrodestra in genere. Non attacca: ricordate le spiagge di Mussolini, la lotta ai gadget e Predappio? Eppure insistono. Mi pare da autolesionisti.

– Ovviamente guai a ricordare cosa successe ad Acca Larentia. Ancora oggi indigna di più un saluto romano che la barbara uccisione di due militanti del MSI da parte di Lotta Continua. Embé…

– Ps: avete mai letto la rivendicazione dell’attentato. State a sentire le prime frasi: “Un nucleo armato, dopo un’accurata opera di controinformazione e controllo alla fogna di via Acca Larentia, ha colpito i topi neri nell’esatto momento in cui questi stavano uscendo per compiere l’ennesima azione squadristica”. Ricordano, oppure no, i cori e gli slogan urlati oggi dai sinceri democratici antagonisti?

– La sinistra, invece di sollevare le questioni sul saluto romano, potrebbe invocare giustizia per gli assassinati. E magari suggerire ai “compagni” terroristi di svelare chi furono gli autori materiali di quell’eccidio.

Beppe Grillo fa i complimenti al sistema sanitario nazionale per come è stato curato nel piccolo ospedale di Cecina. Ne siamo felici. Poi però scrive che lo Stato deve “portare i poveri verso la ricchezza” così da permettere loro di curarsi, altrimenti “si ammalano di più e quindi gravano sul sistema sanitario”. Come fare per questa rivoluzione conveniente “dal punto di vista economico”? Ecco la grande idea: bisogna “garantire un reddito di base”. Ora, caro Beppe: ma come può essere “economicamente conveniente” pagare una pensione vita natural durante ai poveri rispetto a curare quelli che si ammalano? Il tuo ragionamento fila, tranne l’ultimo pezzetto. L’unico modo è crescere, produrre, creare posti di lavoro. E di solito in questo campo lo Stato meno fa, meglio è.

– Su Chiara Ferragni dirò una cosa che non piacerà a molti di voi: è innocente. Nel senso che, come prevedono la nostra Costituzione e il buon senso, sia lei che Alessandra Balocco sono innocenti fino a prova contraria. Per adesso siamo solo all’inizio: bisognerà capire se verrà rinviata a processo, se verrà condannata in primo, secondo e terzo grado. Insomma: andiamoci cauti e senza giustizialismo.

– Questo significa che siamo di fronte a una santa beata? No, ovviamente. Che Chiara Ferragni abbia commesso “un errore”, come l’ha definito lei, è fuori di dubbio. Non serve la procura di Milano per capire che quelle campagne pubblicitarie lasciavano intendere ciò che in effetti non era, ovvero che acquistando il pandoro si partecipasse alla donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. Però, da qui a configurare un reato ce ne passa. Chiara Ferragni era “consapevole” di voler fregare i consumatori? Quale guadagno ne ha tratto? La maxi multa dell’Antitrust sta lì a dimostrare che il sistema, in ambito civile, è già intervenuto egregiamente: l’hanno multata, al netto del ricorso al Tar. Adesso andiamoci piano con la mannaia penale e aspettiamo tutti i gradi di giudizio.

– È morto Franz Beckenbauer, potrei scrivere un sacco di cose ma mi astengo. Per un motivo semplice: quando ha smesso di giocare, non ero ancora nato. Quindi meglio lasciare la penna a chi si è goduto questo gigante del calcio tedesco.

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