Mentre in sala è da poco uscito il secondo capitolo dal sottotitolo Il regno perduto, stasera (8 gennaio) in tv torna il primo film di Aquaman, che va in onda alle 21.21 su Italia 1. Si tratta della pellicola di maggior successo tra quelle realizzate dalla DC Comics, diretta rivale di quel Marvel Cinematic Universe che negli ultimi anni ha rivoluzionato il cinema, trasformandolo in una macchina interessata solo ai cosiddetti cinecomics. Finora, però, la DC non è stata neanche lontanamente in grado di reggere il confronto con la Marvel e Aquaman al momento pare essere solo l’eccezione che conferma la regola.
Aquaman, la trama
Diretto da James Wan e uscito per la prima volta in sala nel 2018, Aquaman racconta la storia di Arthur (Jason Momoa) e delle difficoltà che incontra nell’accettare il suo ruolo di leader nel regno sottomarino di Atlantide. Per metà umano e metà atlantideo, Arthur si trova diviso tra due mondi e, allo stesso tempo, gli sembra di non appartenere a nessuno dei due. L’uomo, però, è costretto a prendere una decisione quando il regno di Atlantide comincia a pensare di invadere la superficie e annientare quell’umanità che con il suo egoismo e la sua mancanza di cultura sta inquinando i mari, rischiando di distruggere ogni forma di vita. Aiutato dai consigli della bella Mera (Amber Heard) e consapevole di avere la benedizione di sua madre (Nicole Kidman), Aquaman dovrà prendere in mano il suo destino e affrontare anche suo fratello Orm (Patrick Wilson), che si sente l’unico e legittimo erede al trono. Come se non bastasse, Arthur deve anche affrontare la minaccia rappresentata da Black Mantha (Yahya Abdul-Mateen II), un uomo che ha un conto in sospeso con il futuro re di Atlantide e aspetta solo l’occasione giusta per potersi vendicare del torto subito.
Le (nuove) accuse di Amber Heard
Sebbene Aquaman sia un film incentrato principalmente sul protagonista che dà il titolo al film, un ruolo di rilievo lo ha anche la storia d’amore tra Arthur e il personaggio di Mera, interpretato da Amber Heard. Come si legge sul sito di ComingSoon.net le riprese del film iniziarono il 2 maggio 2017, ad appena qualche mese di distanza dall’ufficializzazione del divorzio tra la Heard e il divo di Hollywood Johnny Depp. I due si erano separati nel 2016, dopo che l’attrice aveva accusato l’interprete di Jack Sparrow di violenza e abusi domestici: accuse gravissime che hanno avuto conseguenze molto forti sulla carriera di Johnny Depp, portandolo a perdere sia il ruolo nella saga di Pirati dei Caraibi sia quello di Grindelwald nella saga di Animali fantastici e dove trovarli. Quando scoppiò lo scandalo sulla relazione tossica e violenta tra i due, l’opinione pubblica si è schierata a prescindere dalla parte di Amber Heard, soprattutto perché le accuse vennero fatte in pieno movimento MeToo e il popolo di Internet (e non solo) non vedeva l’ora di ergersi a giudice e giuria sui social. Dopo il divorzio, però, Amber Heard scrisse un editoriale sul The Washington Post in cui, pur senza fare nomi, si definiva vittima di abuso domestico e legata a un “picchiatore di mogli”.
Dopo questo attacco, dunque, Johnny Depp decise di reagire, visto che fino a quel momento aveva subito pressoché in silenzio le varie accuse: denunciò l’ex moglie per diffamazione, chiedendo un risarcimento di 50 milioni di dollari. Il processo si è svolto nell’estate del 2022, in Virginia, e dopo un dibattimento che è stato trasmesso in diretta ed è stato seguito da milioni di spettatori sparsi in tutto il mondo, la giuria si è pronunciata a favore di Johnny Depp, asserendo che, secondo le prove portate in aula, risultava che Amber Heard avesse diffamato l’ex marito e, di fatto, avesse mentito (almeno in parte) sulle accuse di violenza. La vittoria di Johnny Depp ha portato l’attore a una vera e propria rinascita, mentre Amber Heard ha visto la propria carriera e la propria reputazione colare a picco, tanto che in Aquaman e il regno perduto il minutaggio dell’attrice presente sullo schermo è stato ridotto all’osso.
Una situazione che sicuramente non è piaciuta affatto all’attrice, che è tornata a parlare di attacchi alla sua carriera da attrice, accusando la sua co-star Jason Momoa di comportamenti scorretti. Come riporta Rolling Stone, infatti, sono stati diffusi online alcuni documenti inerenti le sedute di terapia che Amber Heard ha svolto insieme alla dottoressa Dawn Hughes e in cui l’attrice si lamentava del comportamento del suo collega che, secondo lei, “era sempre ubriaco sul set, vestito come Johnny. Aveva messo anche tutti gli anelli”. L’attrice, dunque, lamentava il comportamento dell’attore de Il trono di spade che, secondo lei, non aveva altro scopo se non quello di tormentarla ricordandole il suo ex abusivo, con lo scopo di farla licenziare dal film, come se volesse punirla per quello che aveva detto su Johnny Depp. Queste dichiarazioni, però, sono state smentite dalla produzione di Aquaman, che non solo ha sottolineato quanto Jason Momoa fosse professionale sul set e non si fosse mai presentato ubriaco sul set, ma anche quanto lui e Amber Heard scherzassero piacevolmente insieme quando condividevano il set.
Secondo Business Insider questi documenti sono stati condivisi dalla testata Variety e facevano parte della documentazione presentata durante il processo in Virginia. Le accuse di Amber Heard, inoltre, appaiono ancora meno credibili se si tiene conto che nel maggio del 2022, in pieno processo, una testimone dell’attrice, Kathryn Arnold, asserì sotto giuramento che l’unico motivo per cui Amber Heard non era stata licenziata dalla saga di Aquaman era il fatto che Jason Momoa aveva combattuto per lei, affinché non venisse rimossa dal ruolo di Mera. Durante la testimonianza la Arnold asserì che tanto Momoa quanto il regista James Wan erano “irremovibili riguardo al fatto che lei dovesse essere nel film.” Nessun rappresentante dei due attori ha commentato le accuse di Amber Heard, ma visti i precedenti su Johnny Depp, sono in molti a non aver creduto a quanto diffuso online. La Heard, in effetti, non viene più percepita come una persona o una testimone “affidabile”.