“Qualche testa dovrà cadere…” È bufera nell’amministrazione Biden

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Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin sembra fuori pericolo, ma al Pentagono qualche testa dovrà cadere” per l’incredibile vicenda del silenzio sul suo ricovero in ospedale di cui non era stato informato nemmeno il presidente Joe Biden. E mentre monta la polemica, non sono state ancora chiarite la natura dell’intervento a cui è stato sottoposto Austin, quali complicazioni siano insorte e nemmeno le sue esatte condizioni. Il segretario ha ripreso le sue piene funzioni, ma non si sa quando verrà dimesso.

Non è stato spiegato nemmeno il motivo per cui la Casa Bianca, il Congresso e il pubblico non siano stati debitamente informati sulla situazione. Venerdì 5 dicembre molti alti funzionari sono rimasti scioccati quando Kelly Magsamen, capo dello staff di Austin, ha inviato una mail ai vertici civili e militari del Pentagono per ragguagliarli sullo stato di salute del segretario, peraltro dando informazioni molto scarne. La notizia è giunta a Capitol Hill solo un quarto d’ora prima del comunicato pubblico. “Non informare la Casa Bianca, il Congresso e i media che era ammalato, e dire allo staff del Pentagono che lavorava da casa… questo è un problema”, ha dichiarato un ex funzionario militare a Politico. “Qualcuno ha preso la decisione di tenere tutto nascosto. Quella persona probabilmente dovrà andare via a breve”.

La situazione ha messo in forte imbarazzo l’amministrazione Biden, impegnata a gestire una situazione di tensione internazionale con le guerre in Medio Oriente e in Ucraina, per di più in un anno elettorale. Non vi è alcun desiderio, dunque, di sostituire un capo del Pentagono che fino ad ora ha lavorato bene, anche perché vi sarebbe il rischio di problemi e lungaggini per la conferma della nomina di un eventuale successore in Senato.

Per quanto riguarda la successione degli eventi, il 1° gennaio il segretario Austin aveva partecipato in collegamento telefonico ad una riunione alla Casa Bianca riguardo alla crisi in Medio Oriente, per poi essere ricoverato. Qualche giorno dopo, si era fatto sostituire da un altro alto ufficiale del Pentagono, Sasha Baker, al meeting sulla situazione ad Haiti. Al tempo la cosa non ha destato sospetti, ma né il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, né tantomeno la Baker erano a conoscenza del fatto che il segretario alla Difesa fosse ricoverato al Walter Reed National Military Medical Center per le complicazioni di un intervento chirurgico o che la sua vice Kathleen Hicks, in vacanza a Portorico, aveva dovuto assumere parte dei compiti del suo capo.

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