Torino – Seconda contro ultima in classifica: trentuno punti di differenza. E non stiamo nemmeno a parlare del valore della rosa o del monte stipendi. Semmai, c’è anche da sottolineare come la Juventus abbia finora collezionato 10 clean sheet e risulti la squadra che ha subìto meno tiri in porta nell’attuale stagione (46): la Salernitana, manco a dirlo, è invece quella che ne ha incassati il maggior numero (103). Per di più, tre giorni fa il match di Coppa Italia è finito con punteggio tennistico: 6-1 per i bianconeri, qualificati così ai quarti di finale. Sulla carta, insomma, l’odierno match di campionato non dovrebbe avere storia. Il calcio è però quello strano sport dove ogni tanto succede l’imponderabile e il piccolo Davide può per lo meno spaventare il Golia di turno: è successo ieri all’Inter contro il Verona, non è detto non possa accadere oggi alla Signora. La quale, per bocca di Allegri, continua a volare basso e a parlare di «mantenere il vantaggio sulla quinta in classifica». Poi però è ovvio che, guardando la stessa e il +11 rispetto al Bologna, sia improbabile immaginare un crollo dei bianconeri e un girone di ritorno vissuto ai mille all’ora dagli inseguitori.
Detto questo, i novanta minuti odierni vanno giocati e la Salernitana, dopo avere schierato una formazione priva di ogni logica giovedì allo Stadium, proverà davanti al pubblico amico a fare la sua gara: Inzaghi pagherebbe peraltro di tasca propria pur di fare uno sgambetto ad Allegri, con il quale i rapporti non sono mai stati troppo amichevoli fin da quando SuperPippo era ancora un giocatore del Milan agli ordini del tecnico toscano. «Le supposizioni non servono a nulla così Allegri, parlando della quota scudetto -. Contano i fatti e l’Inter ha una proiezione di 96 punti: se riusciremo a mantenere il distacco sulle quinte, avremo cinque partite in meno da vincere per mantenere almeno la quarta piazza. Per il valore dei giocatori che ha, la Juventus deve giocare la Champions. Non abbassiamo la guardia, perché nel calcio può succedere di tutto. Bisogna fare bene l’unica cosa che conosco: lavorare».
Ritornello mai passato di moda, riproposto ogni due per tre come l’inevitabile un passettino per volta. Per centrare il quale oggi la Juve dovrà fare nuovamente a meno di Chiesa, fermatosi ieri pomeriggio per un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro. Facile allora immaginare che tocchi nuovamente a Yildiz cominciare dal primo minuto per dare seguito alla magia mostrata giovedì: il turco farà coppia con Vlahovic, il quale contro la Salernitana ha partecipato in carriera a sette gol, segnandone cinque e sfornando anche due assist. La sua ultima doppietta esterna risale peraltro proprio all’Arechi ed è datata 7 febbraio 2023: per i colori bianconeri, un precedente del tutto benaugurante.
Senza lo squalificato Locatelli, toccherà poi a Nicolussi Caviglia gestire il traffico in mezzo al campo, pensando al noi come da insegnamento di Gianluca Vialli, ieri ricordato da Allegri a un anno dalla scomparsa: «Lui personificava al massimo il valore del gruppo e della Juventus, lo ricordo con affetto».