“Fino a 120 rate…”: verso una rivoluzione per le cartelle esattoriali, cosa cambia

Col concordato più gettito e fisco amico

Cartelle esattoriali fino a 120 rate. Il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo ha annunciato che tra gli obiettivi dell’esecutivo c’è quella di rendere la rateizzazione delle cartelle esattoriali più facile. In un’intervista a Il Messaggero il numero due del dicastero ha parlato di semplificare tutto il meccanismo di riscossione. Ecco cosa potrebbe cambiare

La riforma fiscale

La riforma fiscale rappresenta una priorità per il governo”. Le parole del viceministro all’Economia Maurizio Leo sono chiare. Il braccio destro di Giorgetti ha detto: “La premier Giorgia Meloni, ha detto Leo, “ha fatto molto bene a soffermarsi sull’importanza della riforma fiscale. È un tema che rappresenta una priorità per il governo”. Sulla questione Leo ha spiegato che l’esecutivo vuole portare a casa i decreti legislativi che riguardano il Concordato preventivo biennale e la disciplina dei giochi a distanza. Ricordiamo che il governo ha già dato l’ok a sei decreti legislativi già entrati in vigore. Inoltre verranno presentati anche i decreti su sanzioni e riscossione temi sui quali per Leo “urge un intervento normativo“.

Il meccanismo di riscossione

Un punto fondamentale riguarda il meccanismo di riscossione. L’esecutivo, come spiegato dal viceministro, vuole semplificare e rendere più accessibile l’attività amministrativa attraverso la quale l’ente impositore procede all’esazione dei tributi nei confronti dei contribuenti. Per Leo è fondamentale venire incontro ai contribuenti onesti che si trovano in difficoltà finanziarie. Il numero due del dicastero ha poi detto: “Nei magazzini del fisco ci sono 1.185 miliardi di tasse non riscosse. È una cifra abnorme, che dobbiamo cercare di smaltire”. In quest’ottica è importante “partire da un’idea di fisco che interviene ex ante piuttosto che ex post”.

Il discarico

Novità anche per quanto riguarda il discarico, si tratta della restituzione dopo cinque anni all’ente impositore delle cartelle inesigibili da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Leo ha affermato: “L’ente impositore potrà valutare se intraprendere nuove verifiche e rimandare la richiesta di recupero del credito all’Agenzia, integrando altre informazioni utili per l’estinzione del debito. In questo modo, la riscossione potrà concentrarsi maggiormente sui quei crediti che invece sono esigibili”.

Digitalizzazione e semplificazione

La digitalizzazione sarà fondamentale durante il lavoro dell’esecutivo. “Il Fisco– ha sottolineato Leo- deve saper sfruttare al massimo la tecnologia esistente, senza mai diventare invasivo”. In merito alla rateizzazione fino a 120 tranche è importante considerare alcune specifiche, il viceministro ha detto: “L’intenzione è di venire incontro al contribuente, quando ci si trova effettivamente davanti a soggetti che non possono pagare. Il Fisco deve avere un volto umano, ma ovviamente anche essere inflessibile con chi fa il furbetto, senza fare sconti“.

Le sanzioni

In merito al decreto sanzioni Leo ha definito “sproporzionato” il sistema sanzionatorio attuale. Anche la Corte Costituzionale ha mosso rilievi in questa direzione. In materia di Iva ci sono pene pecuniarie che vanno dal 120 al 240%. L’obiettivo è quello di arrivare al massimo al 60%. Leo ha poi detto di voler “inasprire le sanzioni accessorie per chi veramente ha posto in essere un comportamento fraudolento nei confronti dello Stato”.

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