La Befana del basket vien di notte e mentre brindiamo a due bei successi italiani in Eurolega ecco il carbone nel camino: dopo 73 giorni Tony Parker ha deciso di separarsi da Gianmarco Pozzecco.
Pensavamo che la vittoria contro il Kaunas che aveva appena sostituito l`allenatore con l`italiano Trinchieri, avesse allontanato le nuvole che già da qualche giorno rendevano difficile la vita del Poz, nella casa di Tony Parker, un grande giocatore, presidente del Villeurbanne che il 25 ottobre aveva addirittura congedato suo fratello come allenatore chiedendo a Pozzecco di togliere dal fondo classifica una squadra dove tutto sembrava andare male. Mossa azzardata, anche perché non era sicuro che il presidente della federazione Petrucci avrebbe accettato il part time per l`allenatore della nostra Nazionale. Sbagliavamo. Il matrimonio si poteva fare, anche con la benedizione di chi, prima del mondiale asiatico, aveva liquidato il Sacchetti che pure ci aveva riportato alle Olimpiadi, per puntare tutto sul Gianmarco Pozzecco che si stracciava le camicie e molto spesso se la prendeva con gli arbitri. Il matrimonio, però, come giuravano gli Azzurri, lo stesso presidente, era andato benissimo, anche se poi il mondiale così bello nella pria parte, era diventato meno piacevole nella seconda, un traguardo che non raggiungevamo da anni, perché l`ottavo posto finale era premio minimo per chi si era battuto così bene.
Aspettando il preolimpico in Portorico, ascoltando i messaggi da padre a figlio di Petrucci a Pozzecco abbiamo anche capito il nulla osta regalato all`allenatore per un viaggio importante in eurolega.
Con la benedizione di tutti eccolo al timone della barca lionese. Una squadra sul fondo classifica in coppa, un club che stava lasciando la vecchia arena per un palazzo più grande, più europeo.
Inizio fra alti e bassi, ma una reazione che lo stesso Parker aveva definito fantastica, lui, il campione NBA con San Antonio, ha parlato di elettrochoc per la squadra. Sembrava che tutto andasse bene, c`era un contratto fino al 2025, con possibilità di estenderlo anche all`anno dopo. Ci sbagliavamo, come spesso è accaduto seguendo la storia di Pozzecco come allenatore, anche se da giocatore, prima di portare la stella a Varese aveva avuto qualche problema, diciamo dolci follie che lo facevano comunque amare. Deve essere andata così anche al Villeurbanne che pur di separarsi da lui dovrà ora onorare un contratto oneroso. La verità la conoscono Parker, Pozzecco e i giocatori.
Ora speriamo che il lavoro che Pozzecco dovrà fare per la Nazionale da portare al preolimpico possa riprendere senza altri tormenti. Il colpo basso è doloroso, speriamo che sia l`ultimo, anche se non ne siamo sicuri. Purtroppo.