A pochi giorni di distanza dall’incidente risultato fatale alla 56enne Manuela Spargi, deceduta dopo esser caduta nelle acque del lago di Como con l’auto della quale era al volante nella frazione Olgiasca, a Colico (Lecco), una nuova tragedia dai contorni simili si è verificata durante la scorsa notte a Como.
Sono all’incirca le ore 22.50 di ieri, sabato 6 gennaio, quando scatta l’allarme in viale Geno, nelle vicinanze della Como Nuoto: in fondo alla via un’auto sfonda il parapetto di protezione e finisce nelle gelide acque del lago sottostante per cause ancora ignote, sulle quali stanno indagando gli inquirenti. La vettura, un grosso suv della Mercedes, era posteggiata a pochi metri dal parapetto in una piazzola del parcheggio di Villa Geno, quando il conducente avrebbe dato gas procedendo a tutta velocità verso la ringhiera e sfondandola dopo aver travolto anche una panchina di cemento.
Dopo aver assistito al terribile volo dell’auto nelle acque del lago, alcuni testimoni hanno lanciato l’allarme. Sul posto indicato si sono precipitate squadre di soccorritori, ma il recupero si è rivelato particolarmente problematico soprattutto per il fatto che in quella zona l’acqua raggiunge anche i 20 metri di profondità. I Vigili del fuoco, con il reparto sommozzatori giunto da Torino verso l’una di notte, si sono occupati alacremente di ricercare gli occupanti del mezzo. Nel frattempo i carabinieri di Como e gli uomini della questura davano avvio alle indagini con l’obiettivo di ricostruire la dinamica dei fatti. Stando a quanto emerso dopo le prime indagini, alcuni testimoni hanno riferito di aver assistito alla scena. Tutto avrebbe avuto inizio da un acceso litigio scoppiato tra un uomo e una donna: i due sarebbero saliti successivamente a bordo del suv Mercedes, che poi ha accelerato dirigendosi a tutta velocità verso la ringhiera, sfondandola e precipitando verso il lago, dove è sprofondato in pochi istanti.
Sul posto sono intervenuti successivamente anche i Vigili del fuoco di Varese con un’autogru. Purtroppo col passare del tempo si affievolivano le speranze di ritrovare vive le persone che presumibilmente erano nell’abitacolo al momento dello schianto. E in effetti le operazioni di recupero non hanno portato ai risultati sperati: è stata l’Agenzia regionale emergenza e urgenza (Areu) a dare ufficiale comunicazione del rinvenimento di due salme, quella di una donna di 45 anni e quella di un uomo di 38, i cui corpi sono stati individuati e riportati a terra dalle squadre di sommozzatori nelle prime ore della giornata di oggi, domenica 7 gennaio. Si attende la conclusione delle operazioni di recupero della vettura, che sarà di certo sottoposta a perizia tecnica.