Arnautovic, ma che combini? Gravi errori contro il Verona. E c’è chi lo paragona a Pancev

Arnautovic, ma che combini? Gravi errori contro il Verona. E c'è chi lo paragona a Pancev

Sarà una partita difficile da dimenticare per Marko Arnautovic, quella di sabato sera tra Inter e Hellas Verona. L’attaccante austriaco sbaglia praticamente tutto, qualsiasi scelta di gioco, anche la più semplice. Soltanto la vittoria conquistata tra mille polemiche e colpi di scena, stempera un po’ le valutazioni sulla sua prestazione. Eppure le critiche non mancano. Ma sarebbero state ancora maggiori se Henry avesse trasformato quel rigore. Questo è poco ma sicuro.

Mentre l’Inter stava controllando il vantaggio di 1-0 senza grossi patemi, dal minuto 73′ momento del suo ingresso in campo, la partita cambia totalmente. L’austriaco diventa il protagonista negativo e sfortunato con una sequenza di errori incredibili. Primo pallone giocato (si fa per dire) dall’austriaco, possesso perso (forse con fallo), recupero del Verona, primo pallone toccato da Henry e gol del pareggio. Il peggio però deve ancora venire, al 79′ sulla punizione di Dimarco, succede di tutto. “Spizzata” di Pavard, tocco con una spalla di un difensore del Verona e poi miracolo di Montipò, con la palla che però probabilmente sarebbe entrata in porta se con la schiena l’ex attaccante del Bologna non l’avesse respinta sulla linea di porta.

Ma non finisce qui: al 92′ sul cross di Acerbi, ancora Arnautovic in area, a un metro (o poco più) dalla porta avversaria, sposta l’avversario, ma non trova il modo per impattare la sfera con la testa e per depositarla in fondo alla rete. A confermare la giornata da dimenticare ci sono anche le statistiche post partita, con cinque palloni toccati, zero passaggi fatti, sette duelli con gli avversari e solo uno vinto. Numeri emblematici di una partita horror.

Di sicuro la seconda avventura di Arnautovic a Milano non è iniziata sotto una buona stella. Dall’infortunio di Empoli che lo ha tenuto fuori due mesi alla partita contro il Verona. Qualche lampo, l’assist di tacco per Barella contro il Lecce, il gol nella trasferta contro il Genoa. Ma anche in quel caso c’è un dettaglio che non può sfuggire. Dopo il palo di Barella l’austriaco calcia a rete solo dopo aver portato il pallone sulla linea. Un sintomo di insicurezza che si è rivisto ieri con le due clamorose palle gol, più difficili da sbagliare che da segnare.

Anche social le critiche dei tifosi nerazzurri sono state feroci. C’è chi ha rivisto il fantasma di Darko Pancev, bomber della Stella Rossa che arrivato all’Inter negli anni Novanta sbagliava gol impossibili da sbagliare. Ad altri invece sono venuti in mente errori più recenti ma non meno dolorosi, quelli di Romelu Lukaku, decisivi nelle due finali europee perse contro Siviglia e Manchester City. Intanto nel dopo partita Lautaro Martinez si è schierato al fianco dell’austriaco:“Marko ci sta dando una grande mano. A Genova aveva fatto una grande gara, stavolta ha sbagliato un gol, ma noi siamo tutti con lui: sta lavorando bene, merita i complimenti”. Parole da vero capitano, ma non bastano a smentire l’evidenza dei fatti. All’Inter servirebbe un’alternativa migliore alla coppia d’attacco titolare.

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