“Quell’uomo si è materializzato all’improvviso nel buio, con una enorme spranga nascosta dietro la schiena. Urlava come un forsennato, ha prima scagliato un colpo ai fianchi della dottoressa, allora io ho gridato “salite salite, chiudete tutto”. In queste parole, si possono percepire la paura e lo choc dell’autista 52enne dell’ambulanza che, nella serata di giovedì 4 gennaio, si trovava in un campo rom alle porte di Roma per prestare soccorso a un 16enne, prima di subire un’aggressione da parte di un 45enne del campo, già noto alle forze dell’ordine per la sua condotta aggressiva e violenta.
Come riporta Il Messaggero, il personale sanitario a bordo dell’ automedica “792” proveniente dall’ospedale S. Eugenio della Capitale, era stato contatto per poter medicare un adolescente di 16 anni che aveva tentato il suicidio buttandosi sotto a un autobus, ferendosi a una mano. Il ragazzo, dopo il tentativo di togliersi la vita, aveva fatto sparire le proprie tracce entrando nel campo rom situato in via Candoni, nella periferia romana e accanto alla rimessa Atac di Magliana. Gli operatori del 118 sono entrati nell’accampamento per cercare il 16enne e potergli dare assistenza ma, all’improvviso, è sbucato il 45enne che teneva tra le mani un grosso tubolare di ferro chiodato in punta che ha scagliato contro il mezzo.
Così ha raccontato l’autista di quegli attimi di terrore agli agenti del commissariato San Paolo: “Ero rimasto a bordo con il motore acceso, mentre gli altri cominciavano a medicare il ragazzo. L’uomo ha sferrato una mazzata sul parabrezza bucandolo letteralmente; ho acceso la sirena, le luci e ho pigiato la retromarcia a tavoletta. Il Signore ci ha messo una mano sulla testa perché dopo un altro paio di fendenti sulla fiancata, quel tipo ha perso l’equilibrio ed è caduto e nessun altro si è fatto male”. I due infermieri e la dottoressa a bordo dell’ambulanza ne sono usciti indenni, mentre il conducente ha riportato delle ferite a un occhio a causa delle schegge del parabrezza andato in frantumi.
Prima che gli operatori sanitari facessero il loro ingresso nel campo, la 792 si è avvicinata a due pattuglie della polizia locale a presidio del campo, chiedendo agli agenti se potessero scortarli all’interno. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno risposto che non potevano esaudire questa loro richiesta. Dopo che il 52enne ha attivato le sirene del mezzo, i poliziotti hanno raggiunto il luogo dell’aggressione, ma il 45enne si era già dato alla fuga. Ciononostante, l’aggressore è stato identificato e solo un mese fa aveva aggredito i vigili del fuoco e danneggiato una Panda dei vigili urbani
Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “La misura è colma, urgono politiche di pubblica sicurezza a tutela di chi si sacrifica per salvare vite umane”. La direttrice generale di Ares 118, Paola Corradi, ha segnalato l’accaduto al Prefetto e alla procura di Roma.