Nel 2024 il trattamento minimo di pensione sale a 598,61 euro grazie al recupero dell’inflazione fissato al 5,4%. Ma grazie alla norma della legge di Bilancio per il 2023 che prevede per il 2024 un incremento ulteriore del 2,7% per le pensioni che non superano la soglia minima, l’importo sale a 614,77 euro. L’indicazione è giunta dall’Inps che in una circolare ha fornito chiarimenti sugli assegni erogati a partire da gennaio per tutti i redditi da pensione con quelli fino a quattro volte il trattamento minimo (2.271,76 euro al mese dal 2024) che recuperano il 100% dell’inflazione ovvero il 5,4%. Tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo si recupera l’85% dell’inflazione (ovvero il 4,59% invece del 5,4%) per poi scendere con il crescere dell’importo fino ai redditi da pensione che superano le 10 volte il trattamento minimo (da 5.679,41 euro al mese) che recuperano solo il 22% dell’inflazione (1,188%).
L’importo minimo delle pensioni sociali per il 2024 è di 440,42 euro al mese (5.725,46 in un anno), mentre gli assegni sociali ammonteranno quest’anno a 534,41 al mese. Anche questi due trattamenti di carattere assistenziale hanno ricevuto l’aumento provvisorio nel 2024 del 5,4%. Sulla base del trattamento minimo (598,61 euro al mese per 13 mensilità ovvero 7.781,93 euro in un anno) si calcola anche l’assegno massimo con cui si può andare in pensione con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi oltre a una finestra di sette mesi nel settore privato, 9 nel pubblico) fino al momento nel quale si raggiungono i requisiti per la vecchiaia. Come stabilito dalla manovra (in foto il ministro del Lavoro Marina Calderone) L’assegno massimo per uscire in anticipo è di 2.394,44 euro, ovvero un assegno pari a quattro volte il minimo più la fascia di garanzia. Da quest’anno aumenta da 2,8 a 3 volte l’assegno sociale (arriva quindi a 1.603,23 euro), l’importo minimo che deve essere maturato per le persone che sono interamente nel calcolo contributivo che volessero andare in pensione in anticipo rispetto all’età di vecchiaia (67 anni quest’anno). Resta invece a 2,8 per le donne con un figlio e cala a 2,6 con due figli. Si potrà andare invece in pensione di vecchiaia a 67 anni avendo maturato almeno 534,41 euro mentre fino al 2023 era necessario aver maturato almeno una volta e mezzo l’importo.