“Lanciati i missili di Kim”: l’ultima rivelazione sulle mosse di Putin

"Lanciati i missili di Kim": l'ultima rivelazione sulle mosse di Putin

Tra il 30 dicembre e il 2 gennaio la Russia avrebbe colpito l’Ucraina utilizzando missili balistici e rampe di lancio ricevute dalla Corea del Nord. È questa l’accusa rivolta dagli Stati Uniti all’indirizzo di Kim Jong Un, con la Casa Bianca che ha denunciato una “conseguente e preoccupante escalation” del sostegno di Pyongyang a Mosca. Il portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza americano, John Kirby, ha spiegato che gli Usa sarebbero entrati in possesso di informazioni inconfutabili che confermerebbero la notizia. “Le nostre informazioni indicano che la Corea del Nord ha recentemente fornito alla Russia sistemi di lancio di missili balistici e diversi missili balistici“, ha chiarito Kirby.

“La Russia ha lanciato i missili di Kim”

Il dispiegamento di missili balistici nordcoreani da parte della Russia, che non era fin qui mai stato riportato in precedenza, indicherebbe il crescente supporto del leader nordcoreano Kim Jong Un nei confronti dello sforzo bellico di Mosca contro Kiev. Questo, ha sottolineato il Washington Post, sottolineerebbe anche la capacità del presidente russo Vladimir Putin di appoggiarsi ai Paesi paria per compensare le carenze del proprio arsenale, mentre la guerra in Ucraina si avvicina ormai al suo terzo anno solare.

La Russia è diventata sempre più isolata sulla scena mondiale ed è stata costretta a rivolgersi a Stati che la pensano allo stesso modo per ottenere l’equipaggiamento militare da usare in Ucraina“, ha dichiarato un anonimo funzionario americano, che ha parzialmente attribuito le limitate opzioni della Russia alle sanzioni imposte da Washington contro Mosca. Un secondo funzionario ha affermato che i proiettili nordcoreani impiegati dalle forze del Cremlino erano missili balistici a corto raggio che Mosca avrebbe lanciato nel territorio ucraino tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio.

Il presunto sostegno della Corea del Nord al Cremlino

Michael Kofman, analista militare del Carnegie Endowment for International Peace, ha detto al WP che lo sforzo bellico della Russia è sostenuto da ingenti importazioni di armi. “La produzione industriale di difesa mobilitata della Russia ora produce significativamente più missili al mese rispetto a prima della guerra. Tuttavia, questo non è ancora sufficiente rispetto alle sue esigenze e non può sostituire le scorte di armi spese nel corso degli ultimi due anni“, ha spiegato l’esperto. Detto altrimenti, se le indiscrezioni dovessero incontrare ulteriori conferme, significa che la Russia starebbe traendo vantaggio dall’accesso a scorte aggiuntive provenienti da Paesi come l’Iran e la Corea del Nord.

Ma quante e quali armi Kim ha inviato a Putin? Impossibile dirlo con certezza. Pyongyang ha fornito “diverse dozzine di missili balistici“, hanno confermato funzionari Usa, ma non è chiaro quale sia la quantità di armi inviate dalla Corea del Nord, né quanto materiale sarà mobilitato da qui ai prossimi mesi.

Ricordiamo che lo scorso novembre la Corea del Sud aveva accusato la Corea del Nord di fornire diversi tipi di missili alla Russia, tra cui missili anticarro, missili antiaerei portatili, missili balistici e fucili, lanciarazzi, mortai e altri proiettili. Il Wall Street Journal aveva precedentemente riferito che Mosca, già da settimane, aveva iniziato a ricevere spedizioni di armi nordcoreane.

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