Dai ko alle bestemmie. L’annus quasi horribilis del talento Musetti

Dai ko alle bestemmie. L'annus quasi horribilis del talento Musetti

La premessa è che Lorenzo Musetti è un bravo ragazzo a cui si fa fatica a non voler bene. E l’aggiunta, se volete, è che non siamo qui a fargli la morale spicciola. Diciamo che il tennis avrebbe bisogno di lui, come lui ha bisogno del suo tennis, ma visto che l’anno è cominciato un po’ com’è finito quello precedente, forse è il momento di mettere un punto.

Il 2023 di Lorenzo è stato un’altalena di emozioni e partite davvero incredibile: male (anzi malissimo) da gennaio ad aprile, bene (anzi benissimo, visto il top ranking al numero 15) fino ad agosto, di nuovo male subito dopo. Tanto che ha sì anche lui vinto la Davis, ma perdendo con Kezmanovic l’unico incontro disputato a Malaga. Capita, a quasi 22 anni, e potendo partire da un tipo di gioco che ha fatto di lui la bella copia di Federer, detto persino dallo stesso Roger, di tempo e di talento ce n’è in abbondanza.

Ma è un attimo che si finisce ad essere, per il circuito, la brutta copia di Fognini, con il rispetto dovuto a quanto ha vinto Fabio.

«Il 2023 è stato un anno un po’ così ha detto alle Atp Finals di Torino, ospite all’angolo di Sinner -, ma nel 2024 spero di fare come Jannik». Ecco: ad Hong Kong, primo torneo della stagione, Musetti ha superato il primo turno dopo sei Atp andati subito male, ma poi l’altro giorno si è arreso 6-3, 6-4 al russo Kotov, uno che non ha né il suo braccio, né il suo fisico. E soprattutto l’ha fatto condendo la sconfitta con parole che non si vorrebbero sentire da un futuro top player: non è, purtroppo, la prima volta. Lorenzo viene da Carrara, dove dicono la bestemmia sia un intercalare inoffensivo: per dire, l’allenatore di calcio Silvio Baldini, pure lui del luogo, è stato squalificato in carriera 67 volte per l’utilizzo disinvolto di espressioni che non hanno nessuna utilità, se non dare fastidio a chi crede. E la provenienza geografica non può giustificare l’esprimere la propria frustrazione in questo modo, soprattutto in mondovisione: il tennis ormai ha microfoni dappertutto, a livello professionistico (ma anche non) bisogna stare attenti.

Questo per dire insomma che, visti i ripetuti episodi, speriamo che l’anno che verrà sia quello che possa riportare Musetti sulla strada che tutti gli avevano pronosticato. Il 2023 in fondo è stato così dal punto di vista sportivo, ma ha regalato a Lorenzo la notizia della gravidanza della compagna Valentina, che presto darà alla luce una bimba. Roba da far diventare grandi, appunto, ed è forse questo il momento di pensare cosa mettere a punto in campo e nella testa – per tornare ad essere quello che Lorenzo Musetti è: un bravo ragazzo e un campione.

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