Donald Trump fa ricorso contro l’esclusione dalle primarie repubblicane del Maine per il ruolo nell’assalto del 6 gennaio, mentre Joe Biden lancia ufficialmente la sua campagna avvertendo che a novembre sono in gioco libertà e democrazia. L’ex presidente Usa, a meno di due settimane dall’inizio della maratona elettorale con i caucus in Iowa, ha presentato in tribunale il ricorso contro la decisione della segretaria di stato democratica del Maine, Shenna Bellows, di squalificarlo sulla base del 14mo emendamento della Costituzione, secondo cui i funzionari pubblici sono banditi da futuri incarichi se coinvolti «in una insurrezione o ribellione contro gli Stati Uniti oppure hanno dato aiuto o sostegno a coloro che l’hanno intrapresa». Nell’appello, i legali del tycoon hanno chiesto di inserirlo nel voto del 5 marzo, sostenendo che Bellows ha abusato del suo potere discrezionale basandosi su «prove inaffidabili».
A breve è atteso poi un simile ricorso alla Corte Suprema del Colorado per l’analoga decisione della segretaria di stato Jena Griswold, la quale ha peraltro chiesto ufficialmente al massimo organo giudiziario statale di risolvere il nodo dell’eleggibilità di Trump il più velocemente possibile alla luce del calendario elettorale. The Donald, intanto, rimane il candidato Gop da battere: nella media dei sondaggi di RealClearPolitics (Rcp) ha un gradimento del 51,3%, oltre un elettore repubblicano su due. A una distanza siderale lo inseguono il governatore della Florida Ron DeSantis (al 18,6%) e l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley (al 16,1%). E Trump, sempre secondo Rcp, è pure avanti di 2,3 punti rispetto a Biden, che perde terreno tra le fasce sociali più forti della sua coalizione: secondo una rilevazione di Usa Today e Suffolk University, il leader dem ora ha il sostegno di appena il 63% degli elettori afroamericani (contro l’87% del 2020) mentre è in svantaggio tra gli ispanici di 5 punti (34% a 39%, quando nelle ultime presidenziali aveva doppiato il tycoon con il 65% contro il 32%). Sotto di 4 punti (33% a 37%) anche tra gli elettori sotto i 35 anni, generazione ampiamente in disaccordo con i repubblicani su questioni come l’aborto e il cambiamento climatico.
L’ex presidente ha deciso di saltare il dibattito della Cnn fra i candidati repubblicani di domani nel piccolo stato rurale che apre la stagione elettorale. Invece di confrontarsi con i rivali DeSantis e Haley (gli unici due, oltre a lui, che si sono qualificati) terrà una town hall dal vivo, in onda su Fox. E Biden, rientrato dalle vacanze di fine anno, si lancia in campagna elettorale con due importanti appuntamenti il 6 gennaio in Pennsylvania e l’8 in South Carolina. Eventi che saranno l’occasione di cavalcare i temi principali della sua corsa alla Casa Bianca, ovvero la tenuta della democrazia e la battaglia esistenziale per salvare il paese da Trump. Sabato, terzo anniversario dell’assalto a Capitol Hill, il comandante in capo sarà a Valley Forge, storica località da cui George Washington guidò le truppe durante la guerra d’indipendenza. La scelta è per mostrare la differenza fra Washington, che lasciò volontariamente il potere dopo essere stato eletto come primo presidente, e Trump, che rifiuta ancora i risultati del voto del 2020.