Scuola a pieno regime: incaricati tutor e orientatori

Scuola a pieno regime: incaricati tutor e orientatori

Il nuovo corso della scuola italiana procede spedito, con il quasi completamento delle nomine di tutor e operatori previsti. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha sciorinato i dati in questa prima settimana dell’anno.

Per gli istituti secondari di secondo grado, risultano incaricati il 98% dei tutor, oltre al 95% degli orientatori. Non è una casistica scontata. L’esponente della Lega non ha nascosto la sua soddisfazione. «Si tratta di un aiuto concreto per i ragazzi – ha fatto presente il ministro – , un passo in avanti importante per la personalizzazione della didattica, per la lotta alla dispersione e per un orientamento che sappia fornire agli studenti e alle famiglie tutti gli elementi per una scelta ponderata nello studio e nel lavoro».

Le classi interessate dalla casistica presentata dal ministro dell’Istruzione sono 70 mila. «Ai docenti, ai dirigenti, all’intera comunità educante – ha proseguito Valditara – va il mio ringraziamento per la disponibilità e l’impegno dimostrati in questo percorso che punta ad accompagnare la crescita dei nostri giovani, valorizzando i loro talenti, aiutandoli a superare le loro difficoltà, a promuovere le loro potenzialità e a pianificare il loro percorso formativo e professionale». E ancora: «Il ruolo di tutor e orientatori sarà essenziale nella piena e continua collaborazione con tutti i docenti del gruppo classe e della scuola», ha aggiunto il politico del Carroccio.

Questa dei tutor e degli orientatori è solo una delle novità divenute strutturali arrivate con il governo di centrodestra. C’è, tra le varie caratteristiche richieste a chi si candida per questi ruoli, anche un accento sull’innovazione digitale e sulle competenze di nuova generazione, un ambito dove la scuola italiana ha fatto fatica in questi ultimi decenni. «Il ministero dell’Istruzione e del Merito rimane impegnato con tutte le sue strutture nel supporto e nel monitoraggio di questa riforma, per assicurare che ogni studente in Italia abbia accesso a un’educazione di alta qualità e un orientamento efficace», ha concluso il ministro Valditara. Un’ulteriore novità di rilievo, dunque, dopo l’annuncio della possibilità di iscriversi al liceo del Made in Italy già a partire dal prossimo 23 gennaio. Un altro fiore all’occhiello voluto dal governo guidato dalla Meloni.

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