“Nessun permesso per accedere in pista”: l’errore dell’aereo della Guardia costiera giapponese

"Nessun permesso per accedere in pista": l’errore dell’aereo della Guardia costiera giapponese

L’incidente aereo avvenuto sulla pista dell’aeroporto internazionale “Haneda” di Tokyo tra il Japan Airlines in fase di atterraggio e un velivolo della Guardia Costiera in fase di rullaggio, costato la vita a cinque occupanti a bordo su sei, è stato causato dall’errore di quest’ultimo che non era stato autorizzato a entrare in pista: sono questi i risultati pubblicati nelle ultime ore dal Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo giapponese che ha reso pubblica la conversazione tra la torre di controllo e i piloti della Guardia Costiera.

Qual è il contenuto

Si prega di rullare fino alla posizione di hold point (posizione di attesa) della pista su C5“, hanno detto i controllori del traffico aereo ai comandanti dell’aereo della Guardia Costiera. “Procedere fino alla posizione di arresto della pista C1“, ha aggiunto la Torre di Tokyo. Nel frattempo, era stata fornita l’autorizzazzione all’atterragio ai piloti del Japan Airlines. “JAL516 Pista 34R Nessun problema di atterraggio. Vento 310 gradi 8 nodi”. E invece, un errore umano da parte del velivolo di terra che non si è correttamente fermato sul punto richiesto ha causato il disastro. “Nella trascrizione delle comunicazioni non c’era nulla che potesse essere considerato un permesso di accesso alla pista”, ha dichiarato Toshiyuki Onuma, vicedirettore generale dell’Ufficio dell’Aviazione Civile del Ministero dei Trasporti come riporta SkyTg24. Il capitano del velivolo della Guardia Costiera, unico superstite tra i sei membri dell’equipaggio, ha raccontato una versione diversa dicendo di essere stato autorizzato all’ingresso in pista e al decollo.

Il fumo, poi le fiamme

I piloti dell’Airbus A350 della Japan Airlines, in un primo momento, non si erano accorti di quanto stava accadendo e cioé delle fiamme che stavano iniziando a divampare sul velivolo. Secondo l’emittente nazionale giapponese Nhk, i piloti sono stati informati dell’incendio soltanto grazie all’intervento dell’equipaggio di cabina che aveva visto tutta la scena dai finestrini. Il capo assistente di volo ha riferito alla cabina di pilotaggio che l’aereo stava bruciando per potere avere l’immediato permesso di aprire le uscite di emergenza: in quegli istanti di paura, la cabina stava per diventare completamente satura di fumo e sempre più calda fino a quando i portelloni non sono stati spalancati con la gente che è riuscita a mettersi in salvo.

Le perdite della Japan Airlines

Questo incidente costerà molto caro alla Japan Airlines che ha già previsto di perdere oltre 100 milioni di dollari perché il velivolo, un Airbus A350, era in servizio da soli due anni e l’incidente di due giorni fa è il primo al mondo che causa la completa distruzione di un aereo così nuovo e moderno costruito grazie a nuove tecnologie e materiali all’avanguardia tra le quali ci sono anche plastiche rinforzate con fibre di carbonio. Anche se sarà l’assicurazione a farsi carico del prezzo, la chiusura parziale dell’aeroporto di Tokyo ha già causato la cancellazione di decine di voli della compagnia.

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