Il botteghino italiano salvato dalla Cortellesi

Il botteghino italiano salvato dalla Cortellesi

Che 2023 cinematografico ci lasciamo alle spalle, dal punto di vista numerico? C’è ancora domani è solo il titolo del film più visto dell’anno o anche un auspicio, dati alla mano? Su CineGuru, Robert Bernocchi ha puntualmente presentato tutte le cifre dell’annata appena conclusasi. Con alcune sorprese.

Prima di tutto, partiamo dal dato generale. Il botteghino ha incassato 495.692.418 euro.

Tanti? Pochi? Bene, ma non benissimo, verrebbe da commentare, perché se è vero che c’è stata una crescita notevole rispetto al 2022 (306.611.372 euro) e che il dato è quasi simile al 2018 (sotto solo del 10,8%), va rimarcato che si poteva fare molto di più.

Il 2023 è stato penalizzato proprio da quello che è il mese forte per ogni sala, ovvero dicembre, dove le entrate sono state appena di 56.021.093 euro, che impallidiscono dinanzi agli 86.728.997 euro del dicembre 2019. Sono venuti a mancare titoli forti, sulla scia di Barbie di C’è ancora domani, penalizzando il box office complessivo.

Almeno, come ricorda CineGuru, si è superata la quota simbolica, ma importante, dei 70 milioni di biglietti venduti. Per la precisione, sono stati 70.639.346 e chi ama la matematica, facendo una semplice divisione con l’incasso complessivo, scoprirà che il costo medio di ogni tagliando è stato, nel 2023, di 7,01 euro, il più alto in assoluto di sempre. Va detto, però, che un rincaro di 13 centesimi, rispetto, ad esempio, allo scorso anno, è ben al di sotto dell’inflazione e, quindi, al di là del percepito, andare al cinema costa, ancora, relativamente poco, in Italia.

Come è andato il cinema tricolore? Si è esaltato, giustamente, l’incredibile risultato di Paola Cortellesi e del suo C’è ancora domani, primo, nel 2023, con 32.960.310 euro, ma, dietro di lei, ecco il vuoto. Nessun altro titolo italiano nei primi dieci e, peggio ancora, nemmeno nei primi venti. Infatti, il secondo film «nostrano» ad aver incassato è Me contro Te il film – Missione giungla, finito 25esimo. Se non fosse stato per la Cortellesi, difficilmente avremmo segnato una quota del cinema italiano pari al 24,30% degli incassi totali e un totale, al botteghino, di 120.205.526 euro, che è di poco inferiore a quello fatto registrare nel 2019 (131.404.243 euro).

Però, fin che i nostri film faranno fatica a sfondare la quota dei 5 milioni di euro, risulta difficile aggrapparsi solo alla Cortellesi o al Zalone di turno. Interessante è anche il dato, fornito da Bernocchi, sulle quote di cinema americano.

Nel 2023, quest’ultimo è stato del 55,18% che, tolto il 2020, è il peggior risultato dal 2015 ad oggi. Infine, i primi dieci film si sono portati a casa il 37,1% di tutti gli incassi. Difficile, insomma, smentire la storiella del pollo a testa di Trilussa. Anche in sala, c’è chi ne mangia due e chi nessuno.

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