Torna a grandissima richiesta al Teatro Olimpico l’8 gennaio 2024 alle ore 21.00, uno spettacolo magico in ogni senso. Si tratta di AbracaDown, il musical “magico” che ha dimostrato quanto sia possibile portare avanti il messaggio dell’inclusione con il sorriso contagioso di 34 ragazzi con sindrome di Down.
La “magia” a tutto tondo
Nato da un’idea di Francesco Leardini, presidente del Club Magico Fernando Riccardi di Roma, manager ventennale nel mondo dello show business, insieme a Danilo Melandri e Giancarlo Giambarresi della Aipd Roma Onlus, lo show, precedentemente al Teatro Brancaccio, è un vero e proprio sogno che si realizza grazie al grande cuore, alla dedizione e alla forza dei tanti ragazzi speciali coinvolti.
Quella mostrata in ogni lato dello show, a partire dalle scenografie realizzate da un ragazzo affetto da sordità, Federico Rossini. Ragazzi come lui che combattogno ogni giorno episodi di discriminazione ed esclusione, subendo ingiustizie sistematiche in tutti gli ambiti della vita, dalla scuola al lavoro, che con forza e determinazione hanno dimostrato, e continuano a farlo, le loro grandi capacità.
Spettacolo ma anche insegnamento
Lo scopo dello spettacolo è proprio quello di contrastare ed abbattere i pregiudizi fornendo ai protagonisti la possibilità di emergere, fare squadra, mostrare agli spettatori tutto il loro valore in una miscela esplosiva tra danza, canto, recitazione e arti magiche.
Il cast: più di trenta persone
Sul palco si esibiranno 10 ballerini, 10 cantanti, 14 attori/maghi che creeranno uno spettacolo dove ogni artista è parte di un puzzle che compone la società ideale, dove ognuno fa ciò che lo fa stare bene senza la paura di essere giudicato e discriminato a causa di una diversità innata. Ogni ragazzo presente è parte di una grande catena di montaggio che ha lo scopo di muovere le coscienze di chi ignora ciò che non conosce e lo giudica e lo esclude senza sapere.
Il filo conduttore sarà l’antica disciplina della magia, in grado di mostrare un mondo parallelo e generare emozioni che proiettano lo spettatore dove l’impossibile diventa realtà. Questo un primo passo di un grande progetto inclusivo che prevede l’apertura di una Accademia per lo spettacolo per ragazzi Down.