Ancora una volta all’Olimpico si presenta una Roma bifronte: tanto inconcludente nel primo tempo, quando va sotto contro l’intraprendente Cremonese, quanto determinata e cinica nella ripresa, quando l’ingresso di Dybala consente all’undici di Mourinho di ribaltare i grigiorossi e staccare il biglietto per il derby nei quarti di Coppa Italia contro la Lazio. Qualche polemica per il fallo su Spinazzola che vale il rigore trasformato dall’argentino ma, in fondo, il risultato può starci, viste le tante occasioni create dai giallorossi nel secondo tempo. Non è ancora una grandissima Roma ma, almeno stasera, può bastare anche così.
Le scelte dei tecnici
Viste le condizioni fisiche non perfette, Mourinho decide di far partire Dybala dalla panchina, lasciando spazio alla coppia d’attacco pesante composta da Romelu Lukaku e il Gallo Belotti. A centrocampo tutto più o meno confermato, con il rientro dal primo minuto del capitano Pellegrini e di El Shaarawy. La linea difensiva è invece inconsueta, con Cristante che arretra come centrale e Celik costretto ad adattarsi al ruolo di terzino sinistro.
Per l’impegno all’Olimpico, Stroppa è costretto ad un discreto turnover, lasciando in panchina sia Vazquez e Coda, rimpiazzati dalla coppia Tsjadout-Okereke. A dare fantasia ad un reparto molto solido dovrebbe pensarci Zanimacchia. Anche se non è certo, può darsi che in qualche momento della partita i grigiorossi potrebbero passare alla difesa a quattro, con Sernicola che potrebbe scalare.
Riecco la Cremo, in gol Tsadjout
Considerato che la partita potrebbe diventare molto fisica, il signor Pairetto cerca di limitare certi eccessi fisici, sventolando il giallo in faccia a Castagnetti dopo neanche due minuti. Le due squadre, comunque, non risparmiano colpi al limite del regolamento, specialmente vicino al cerchio di centrocampo. Non ci vuole molto, però, prima che la Roma inizi ad alzare il baricentro, pressando alto gli ospiti. Il messaggio lanciato dal fischietto piemontese non viene recepito dai grigiorossi, che si beccano due altri gialli in soli 8 minuti. Appena i lombardi sono costretti a ridurre il livello di aggressività, la Roma ne approfitta per provare a scavalcare il centrocampo ospite con passaggi precisi in direzione di Lukaku e Belotti. A parte un gran lancio di Paredes per Belotti, che l’ex granata non riesce a controllare, la Roma non è che combini molto e la Cremonese ne approfitta al meglio, presentandosi con una certa regolarità dalle parti del portiere di coppa Svilar. Dopo una partenza a ritmi interessanti, i grigiorossi provano ad addormentare la partita, accontentandosi di un prolungato possesso palla ma senza azzardare soluzioni offensive, aspettando di colpire nell’uno contro uno con i propri avanti.
Non male il momento dell’undici di Stroppa che va vicino al vantaggio al 22’, quando Tsadjout si avventa in tuffo su una punizione di Castagnetti sul secondo palo. L’italo-camerunense, però, viene anticipato da Lukaku. Pochi minuti dopo sono i padroni di casa a sfiorare due volte il vantaggio: prima Belotti devia verso la porta un bel cross ma trova il rinvio sulla linea di Jungdal. Sulla respinta, invece, è la traversa a negare la gioia del gol a Pellegrini, che aveva tirato a botta sicura. Al 33’ è ancora il capitano giallorosso ad inventarsi un gran passaggio per Bove, che però non controlla bene il pallone. Pochi minuti dopo sono però i grigiorossi a colpire per primi su una buona ripartenza: palla che spiove in area di Ghiglione, Cristante non perfetto su Tsadjout che sembra perdere l’attimo buono per colpire ma si allunga e beffa Svilar, partito forse con un attimo di ritardo. 1-0 Cremonese, un deja vu preoccupante per i fedelissimi della Roma accorsi all’Olimpico.
Una Roma nervosa prova a reagire: sull’ennesimo cross di Pellegrini, Belotti gira al volo: Tuia, però, riesce ad arrivarci ma sono ancora gli ospiti ad andare vicini al raddoppio. Uno dei grigiorossi più in palla, Ghiglione, fornisce un altro gran passaggio ma Collocolo non riesce a controllare la sfera e tirare in porta ma quando la Cremo si lancia in contropiede è sempre in grado di pungere. L’ultimo brivido lo fornisce Zanimacchia, mettendo un tiro a giro che sfila di pochissimo a lato della porta di Svilar. Pairetto concede un solo minuto di recupero e le squadre tornano negli spogliatoi accompagnati da qualche fischio di un Olimpico deluso e nervoso.
Lukaku-Dybala, la Roma la ribalta
Visto un primo tempo certo non entusiasmante, Mourinho decide di rivoluzionare il suo undici: fuori Belotti, Celik e Llorente, dentro Dybala, Kristensen e Zalewski. Anche Stroppa cambia qualcosa nell’intervallo con la staffetta tra Ghiglione e Majer. Il rientro in campo vede una Roma decisamente più aggressiva che sfiora il vantaggio dopo un paio di minuti: il solito lancio illuminante di Dybala trova Lukaku libero in area piccola per un tiro al volo che sembra indirizzato in fondo alla rete: per sfortuna dei tifosi romanisti, Jungdal riesce a respingere. Il portiere lombardo si supera subito dopo quando su un buon angolo, Cristante trova quella che sembra una zuccata vincente: il numero uno grigiorosso, però, mette una gran parata di puro istinto. La squadra di Stroppa, però, non rinuncia ad attaccare, come al 50’, quando su un tiro di Castagnetti ci vuole l’intervento di Svilar per evitare il 2-0. Un paio di minuti dopo, problema per gli ospiti: per fermare Dybala, Tuia è costretto ad una gran chiusura ma si fa male ed è costretto a lasciare il campo a Bianchetti. I grigiorossi subiscono l’esuberanza della Roma, che sfiora il gol al 54’: bel tiro sul palo lontano di El Shaarawy che sembra indirizzato in porta ma trova la deviazione di Antov che fa finire la sfera sul palo.
I giallorossi, spinti dall’entusiasmo dell’Olimpico, schiacciano l’undici di Stroppa che soffre parecchio la pressione dei padroni di casa. La furia della Roma sembra stemperarsi dopo una decina di minuti ma il pallino del gioco è fermamente in mano agli uomini di Mourinho. La Cremonese non riesce che a mettere qualche sporadica ripartenza, senza mai trovare il modo d’impensierire l’attento Jungdal. Il tecnico lombardo si accorge che qualcosa non funziona e al 61’ cambia tre pezzi, inserendo Abrego, Quagliata e il capocannoniere della B Coda al posto dell’ammonito Castagnetti e della coppia di avanti Okereke-Tsadjout. Subito dopo è proprio Coda a mettere una ripartenza micidiale, provando a scavalcare Svilar con un pallonetto dal limite: il portiere giallorosso ci arriva ma l’avanti grigiorosso era comunque in fuorigioco. La Cremonese sembra ritrovare le misure coi nuovi cambi e prova ad approfittare di una Roma sbilanciata in avanti, specialmente dopo l’ingresso di Azmoun. Attorno al 70’, però, si gioca ad una porta sola, con i padroni di casa che costringono Jungdal agli straordinari per difendere il vantaggio. Prima El Shaarawy poi Paredes minacciano la porta della Cremo, trovando sempre interventi come quello di Ravanelli che negano il gol del pareggio.
Alla fine, però, la pressione della Roma trova il modo di scardinare il fortino lombardo: Dybala si fa largo sulla fascia, imbecca Lukaku che fa velo per ricevere poi il tocco di ritorno di Azmoun e battere in maniera imparabile Jungdal. I padroni di casa, sulle ali dell’entusiasmo provano ad evitare i supplementari, decisamente indigesti visto l’impegno nel fine settimana contro l’Atalanta, lasciando qualche spazio di troppo agli ospiti. Il finale è all’insegna dell’assedio giallorosso e, a fare la differenza è l’ultimo cambio di Mourinho, che inserisce Spinazzola per l’ammonito Karsdorp: all’82’ episodio controverso quando l’azzurro si fa largo in area di rigore ed ha un contatto con Sernicola. Pairetto non ha dubbi ed indica il dischetto ma il replay fa sorgere qualche dubbio: il lungo check del Var è positivo e Dybala va dagli undici metri. Tiro secco e potente a fil di palo, il giovane portiere grigiorosso intuisce, si distende ma non riesce ad arrivare sulla botta del campione del mondo. 2-1 Roma a soli cinque minuti dalla fine dei tempi regolamentari.
A questo punto la Cremonese si rovescia in avanti, usando le ultime energie a disposizione dopo una gara molto dispendiosa ma sono gli uomini di Mourinho a pressare alto per trovare il gol della sicurezza. Arrivati al 90’ il grande sforzo si fa sentire ed i giallorossi lasciano campo ai grigiorossi, provando a colpire in ripartenza: sfortunato Azmoun quando il suo lancio per Lukaku viene intercettato da Ravanelli ma, comunque, la Roma sembra in grado di portare a casa il risultato e approdare al derby dei quarti di Coppa Italia contro la Lazio. Sull’ultimo assalto della Cremonese, con anche Jungdal a provare la deviazione vincente, El Shaarawy ha tra i piedi la palla del 3-1 ma mette fuori di poco il tiro a porta vuota. Non c’è tempo per altro, vittoria non cristallina della Roma ma comunque vale il passaggio ai quarti di finale.
Il tabellino
ROMA (3-5-2): Svilar; Celik (46’ Kristensen), Cristante, Llorente (46’ Zalewski); Karsdorp (73’ Spinazzola), Bove (66’ Azmoun), Paredes, Pellegrini, El Shaarawy; Lukaku, Belotti (46’ Dybala). Allenatore: José Mourinho
CREMONESE (3-4-3): Jungdal; Antov, Ravanelli, Tuia (52’ Bianchetti); Ghiglione (46’ Majer), Collocolo, Castagnetti (61’ Abrego), Sernicola; Okereke (61’ Coda), Tsadjout (61’ Quagliata), Zanimacchia. Allenatore: Giovanni Stroppa
Marcatori: 37’ Tsadjout (C), 76’ Lukaku (R), 84’ Dybala (rig) (R)
Ammoniti: 1’ Castagnetti (C), 8’ Ghiglione (C), 8’ Antov (C), 16’ Ravanelli (C), 33’ Llorente (R), 40’ Celik (R), 71’ Karsdorp (R), 77’ Bianchetti (C)
Espulsi: n/a
Arbitro: Luca Pairetto (Nichelino)