Assegno di inclusione, come e quando fare domanda

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Il 26 gennaio verranno accreditate le cifre riguardanti l’Assegno di Inclusione. Come ricordato dall’Inps domande si possono presentare dal 18 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 in presenza del Patto di Attivazione digitale (Pad) sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell’istruttoria. Ecco tutte le informazioni sulla misura.

La comunicazione Inps

L’Inps ha provveduto a comunicare che verrà attivata una campagna informativa in merito all’Adi. L’Istituto ha poi sottolineato che al fine di accedere al beneficio “è necessario presentare la domanda di ADI, effettuare l’iscrizione al Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare”.

Le domande

Oltre alla possibilità di richiedere l’Assegno di Inclusione tramite il sito www.inps.it da gennaio sarà possibile farlo attraverso i Caf. Il ministero del Lavoro ha provveduto a specificare in una piccola guida specifica. L’assegno viene riconosciuto ai nuclei familiari con almeno un componente che si trovi almeno in una delle condizioni che elenchiamo: disabile, minorenne, con minimo 60 anni di età, attualmente in condizione di svantaggio oppure il soggetto inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

L’erogazione

L’erogazione del beneficio avverrà dopo la verifica dei requisiti a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD. Viene richiesta la partecipazione a un percorso di inclusione sociale e lavorativa che sia personalizzato. I componenti del nucleo familiare che beneficiano dell’Assegno di Inclusione che hanno un’età compresa tra 18 e 59 anni e in condizioni di essere attivabili al lavoro verranno indirizzati ai Centri per l’impiego. Il percorso di politica attiva può prevedere anche la partecipazione a Progetti utili alla collettività (PUC). Per conoscere i requisiti della misura è possibile leggere questo articolo de IlGiornale.it.

A quanto ammonta

L’Adi viene erogato annualmente ed è composto da una cifra a integrazione del reddito familiare, chiamata “quota A”, fino a 6mila euro annui che salgono a 7.560 euro se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e, come ricorda l’Inps, “da altri familiari condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, decreto-legge 48/2023, verificata sulla base delle informazioni rilevabili dall’ISEE in corso di validità, dagli archivi dell’Istituto e dalle dichiarazioni rese in domanda”. C’è poi la “quota B” che prevede un’integrazione al reddito dei nuclei familiari che risiedono in un’abitazione in locazione che sia regolarmente registrata con un contratto. L’importo di questa seconda quota viene definito in base alle informazioni incluse nell’Isee in corso di validità fino a un massimo di 3.360 euro.

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