Will Hunting, così Ben Affleck e Matt Damon “imbrogliarono” Weinstein

Will Hunting, così Ben Affleck e Matt Damon "imbrogliarono" Weinstein

Paragonato a Srinivasa Ramanujan, scienziato membro della Royal Society, il protagonista di Will Hunting – Genio Ribelle è tra i personaggi cinematografici scritti con ironia tagliente e attenzione al dettaglio: elementi, questi, che cooperarono ad aumentare il successo del film diretto dal regista Gus Van Sant e in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1.

Will Hunting – Genio ribelle, la trama

Will (Matt Damon) è un ragazzo orfano che ha trovato nel migliore amico Chuckle (Ben Affleck) l’unica vera famiglia che abbia mai conosciuto in vita sua. Il ragazzo lavora come bidello tra i lunghi corridoi del M.I.T. ed è proprio durante lo svolgimento delle sue mansioni che Will entra in un’aula e risolve un complicatissimo enigma matematico. Questo attira sul ragazzo l’attenzione del professore Lambeau (Stellan Stkarsgard), che vuole fare di Will il suo protegé. Ma Will non è solo un genio della matematica, ma è anche un ragazzo problematico, con gravi problemi di fiducia e di impegno. Per questo viene “costretto” a seguire delle sedute di psicoterapia con Sean (Robin William). L’incontro tra i due non parte certo sotto la migliore delle stelle, ma pian piano Will si rende conto che Sean lo sta aiutando ad abbattere alcuni muri del suo carattere e questo lo porta anche ad aprirsi all’amore con una ragazza dell’università (Minnie Driver).

L’imbroglio di Matt Damon e Ben Affleck

Nonostante sia firmato da un regista acclamato dalla critica come Gus Van Sant, Will Hunting – Genio Ribelle viene ricordato soprattutto per essere un lungometraggio la cui sceneggiatura è stata scritta dalla coppia di attori Matt Damon e Ben Affleck. Come racconta lo stesso Affleck durante un’intervista conParade, i due si sono conosciuti quando avevano rispettivamente 10 e 8 anni. Cresciuti a due isolati di distanza, con interessi simili e iscritti alle stesse scuole, Matt Damon e Ben Affleck sono letteralmente cresciuti insieme e Ben Affleck ha sempre riconosciuto il valore di avere un amico così nella propria vita. Nell’intervista ha spiegato: “Prima di Matt ero da solo. Recitare era solo un’attività che avrei fatto per scherzo e avrei fatto solo poche cose, come recitare in un piccolo show televisivo o qualcosa del genere. Nessuno dei miei amici sapeva che quello era ciò che facevo o come funzionava. Poi all’improvviso ho cominciato ad avere questo amico, Matt e lo capiva e voleva farlo anche lui.”

Come si legge sull’Insider, nel 1996 i due amici decisero di andare a vivere insieme a New York: avevano già preso parte ad alcune piccole parti cinematografiche, ma entrambi volevano diventare ricchi e famosi e così decisero di scriversi da soli un film in cui apparire come protagonisti. Cominciarono così la stesura della sceneggiatura di quello che poi sarebbe diventato Will Hunting – Genio Ribelle. Nel 1996, però, i due erano ancora all’inizio della loro carriera e sapevano che non sarebbe bastato il loro nome a convincere un grande studio a scommettere su di loro. E, allo stesso modo,sapevano che i grandi produttori non sempre leggevano tutte le sceneggiature che arrivavano sulle loro scrivanie.

Per ovviare a questo problema, però, Matt Damon e Ben Affleck organizzarono una specie di trappola, in modo di capire chi leggeva veramente la sceneggiatura e chi invece fingeva solo. Come si legge sul sito dell’Internet Movie Data Base, infatti, i due sceneggiatori e protagonisti inserirono dentro la sceneggiatura una scena falsa. Intorno alla pagina numero sessanta del loro script, Affleck e Damon aggiunsero una scena di sesso tra Lambeau e Sean, i personaggi interpretati da Stellan Skarsgard e Robin Williams. Una scena che non avrebbe mai trovato posto nel montaggio finale, ma che era stata scritta in modo così insensato da risultare imbarazzante. Quando cominciarono a proporre la sceneggiatura in giro per Hollywood nessun grande studio di Hollywood menzionò questa scena nello specifico, così i due seppero che in quelle realtà cinematografiche nessuno si era preso la briga di leggerla.

Poi arrivò Harvey Weinstein, che all’epoca era ancora alla Miramax ed era uno dei colossi di Hollywood, ben prima dell’arresto per molestie sessuali e stupro. Weinstein chiamò i due sceneggiatori con i quali parlare della loro sceneggiatura. Disse di aver apprezzato la storia, ma di avere un grande problema. Secondo quanto è riportato, il produttore avrebbe detto: “Intorno a pagina 60 i due professori, entrambi etero, hanno una scena di sesso. Cosa diavolo è?” A quel punto Ben Affleck e Matt Damon svelarono il loro imbroglio e la Miramax fu la casa di produzione scelta per produrre il film.

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