La carriera da allenatore di Wayne Rooney continua a non ingranare. L’avventura dell’ex enfant prodige del calcio inglese sulla panchina del Birmingham City in Championship (Serie B inglese) è durata appena 83 giorni. Ingaggiato lo scorso 11 ottobre al posto dell’esonerato Eustace, con la squadra sesta in classifica, l’ex attaccante di Everton e Manchester United ha perso 9 gare su 15, l’ultima lunedì per 3-0 ad Ellan Road contro il Leeds United, facendo precipitare i Blues in 20ª posizione, con solo sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
“Il calcio è una questione di risultati e riconosco che non sono stati all’altezza di quello che avrei voluto”, il mea culpa di Rooney. Via anche il suo collaboratore Carl Robinson e squadra affidata per il momento a Steve Spooner. Il tecnico, nativo di Liverpool, ha fatto sapere ora di volersi prendere una pausa: “Il tempo è il bene più prezioso di cui un allenatore ha bisogno e non credo che 13 settimane fossero sufficienti per portare avanti i cambiamenti che erano necessari. Personalmente mi ci vorrà del tempo per superare questa battuta d’arresto. Sono nel calcio professionistico da quando avevo 16 anni. Ora ho intenzione di prendermi un pò di tempo con la mia famiglia mentre mi preparo per la prossima opportunità nel mio viaggio come allenatore”, ha detto l’ex bomber dell’Inghilterra, in precedenza sulle panchine di Derby County, sempre in Championship, e poi DC United in MLS. Tutte esperienze finite male.
Club statement: Wayne Rooney
— Birmingham City FC (@BCFC) January 2, 2024
Gli altri guai di Rooney
La vita di Rooney è stata piena di eccessi, dentro e fuori dal campo. Salito alla ribalta a soli 16 anni con la maglia dell’Everton è poi passato al Manchester United, dove ha realizzato più di 250 gol, diventando il miglior marcatore della storia dei Red Devils.
Troppo spesso ha fatto parlare di sé per vicende extra-calcistiche e per i suoi vizi tra donne e alcool. Le ultime rivelazioni sono arrivate al Daily Mail dalla moglie Coleen, che ha raccontato di essersi sentita “ferita e piena di vergogna” quando ha saputo che suo marito Wayne frequentava abitualmente prostitute in una sala massaggi di Liverpool.
Di sicuro sestire una personalità come Rooney non è stato per niente facile nemmeno per Sir Alex Ferguson. L’ex Boss dello United durante la sua avventura in panchina si confidava con Alastair Campbell, ex portavoce di Tony Blair. Proprio l’ex spin doctor laburista ha deciso di pubblicare i suoi diari e sono diversi gli aneddoti raccontati nelle sue pagine. Nello specifico Sir Alex lamentava di non essere in grado di impedire al giocatore di frequentare prostitute ed inoltre affermava che il giocatore avesse problemi con l’alcool.
Di fatto la fama di bad boy non lo ha mai abbandonato, come il vizio dell’alcool che ha fatto da sfondo a tutta la sua incredibile carriera. Tempo fa Rooney si è raccontato senza filtri nel podcast dell’ex stella del rugby Rob Burrow. Rooney ha parlato delle difficoltà che ha dovuto affrontare nell’affrontare la pressione che gli ha creato la fama fin dalla giovane età.“L’alcool era la mia liberazione. Avevo poco più di 20 anni, tornavo a casa e ci restavo due giorni senza uscire. Bevevo quasi fino a svenire…” ha raccontato l’ex punta senza alcun imbarazzo.